ORLANDO PACCHIANI
Politica

Comunali, i giochi sono fatti: la sfida di liste e candidati tra impegno e test regionali

Perugia, Firenze, Prato e Livorno tra i grandi centri al voto con alleanze "variabili". Piccole realtà e nuovi personaggi: c’è chi sceglie di rilanciare la propria terra come nel Chianti

Ci siamo, si entra nel vivo davvero. Tra meno di un mese elezioni comunali molto interessanti per vedere come si comporrà lo scacchiere politico locale, per testare il valore delle alleanze e per la prospettiva legata alle elezioni regionali che in Umbria si terranno in autunno prossimo e nel 2025 in Toscana e in Liguria (salvo voto anticipato).

Sono 185 solo in Toscana i comuni che eleggeranno sindaco e consiglio. Tra questi, 34 le amministrazioni sopra i 15mila abitanti.

Gli elettori interessati e che hanno il diritto di recarsi alle urne sono un milione e 845mila. Tre i capoluoghi di provincia che vanno al voto. Sono Firenze, Prato e Livorno. Per la corsa a Palazzo Vecchio sono dieci i candidati, sostenuti da 24 liste e da un migliaio di candidati al consiglio comunale.

In Umbria i comuni al voto sono 60. Tra le amministrazioni principali che rinnovano il sindaco ci sono il capoluogo Perugia, dove saranno cinque i candidati a sindaco, ma anche Bastia Umbra, Castiglione del Lago e Foligno, oltre a Gubbio. Mentre per la provincia di Terni, tra i comuni più grandi che vanno alle urne c’è Orvieto.

Nella provincia spezzina i comuni in ballo sono 17. Tra i più importanti ci sono Castelnuovo Magra e Vezzano Ligure oltre a Riccò del Golfo e Follo.

Castellina in Chianti (Siena), 12 maggio 2024 – Da Prato a Castellina in Chianti, transitando da Londra e dalle più importanti piazze della moda in tutto il mondo. Stefano Pitigliani, una vita professionale nella comunicazione che lo ha portato anche ai vertici del marchio Jill Sanders, si candida sindaco nel cuore del Chianti Classico, con la lista Castellina Cambia. "La mia famiglia acquistò un’azienda agricola nel 1951, è stato per noi sempre un luogo molto vissuto, da cinque anni sono residente", dice Pitigliani.

Cosa spinge un manager internazionale a candidarsi sindaco di una piccola comunità?

"Amo questa realtà, vorrei portare nuove prospettive a un mondo che rischia di sedersi e vivere di rendita delle sue ricchezze".

A cosa pensa?

"Castellina deve avere una propria visibilità internazionale, oltre a quella che le deriva da essere nel Chianti. E proiettarsi oltre la stagionalità estiva: è fondamentale per garantire occupazione e invitare i giovani a restare qui".

La zona non è già attrattiva?

"Certo, è un palcoscenico naturale. Ho la fortuna di poter avere ospiti della comunitò internazionale e tutti invidiano la mia possibilità di trascorrere molto tempo qui. Ma non può bastare. Servono eventi, attività culturali, iniziative che coinvolgano prima di tutto la popolazione".

La sua è una lista civica, chi l’ha convinta?

"Professionisti, agricoltori, operatori turistici, persone che vogliono cambiare paradigma per questa terra. Nella contrapposizione tra politici e civici, vorrei proporre una sintesi virtuosa, scartando gli errori e prendendo il meglio".

Lei è sempre molto legato a Prato e alla Fondazione intitolata a suo nonno Sandro. Che impegno è?

"Sono sempre stato orgoglioso del sostegno dato dalla mia famiglia a una fondazione che si occupa di lotta ai tumori, per cui la ricerca resta la via primaria. E se la rapporto alla mia esperienza attuale, quella fondazione mi ha insegnato il valore del volontariato e dell’impegno sociale, che ritrovo in tante associazioni sul territorio".

Come concilierà la sua proiezione internazionale con l’eventuale impegno amministrativo?

"Ho raggiunto un compromesso ideale, tra il mio lavoro che ora svolgo come consulente e la vita a Castellina. Mi considero fortunato: posso passare da rapporti internazionali, alla vita di una comunità dove tutti si conoscono, dai ritmi lenti e in un posto meraviglioso. È una sintesi virtuosa che porterei nella mia esperienza in Comune".