Surraco e Faggi a Quarrata

L’attaccante ex Torino, Livorno e Prato, ha colpito la campana a cento metri.

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Due colpi per passare alla storia del Golf Club Quarrata. Sono quelli di Juan Surraco, ex calciatore di Torino, Livorno e Prato vincitore del Torneo alla campana, e della 12enne Guendalina Faggi, capace di realizzare un ’albatross’, ossia fare buca con un solo tiro invece dei 4 previsti. Juan Surraco, 32enne attaccante uruguaiano con passaporto italiano, alla seconda volta con i ferri in mano ha colpito la campana, collocata in campo pratica a 100 metri di distanza dai battitori.

La campana è un bersaglio quotidiano per tutti i giocatori del Golf Club Quarrata, ma ogni martedì sera, dalle 19 alle 23.30, diventa una preda ambita anche da principianti e giocatori di altri circoli, richiamati dalla posta in palio: un prosciutto per chi riesce a colpirla, senza limiti di tiri. Nonostante sia solo agli inizi con il golf, Surraco è riuscito nell’impresa per l’invidia delle decine di giocatori che anche martedì sera, come la settimana precedente, hanno provato invano a imitarlo.

"Non so nemmeno io come ho fatto a colpire la campana – ha ammesso candidamente Juan Surraco –. Davvero è così difficile? Si vede che ho avuto la fortuna del principiante. Giocare a golf? Potrebbe essere un’idea, sono venuto qua con alcuni amici ed è stata una serata davvero divertente".

Che si ripeterà ogni martedì per tutto il mese di luglio, con il chiosco di street food e altri prosciutti in palio. Guendalina Faggi, invece, ha vinto due tornei under 12 nel giro di quattro giorni, al Casentino e all’Ugolino Firenze. Proprio sul percorso di Poppi, nella gara del circuito ’Saranno Famosi’, la baby golfista è riuscita in un colpo che si vede di rado, anche fra i professionisti. Alla buca 3, un par 4 in discesa di oltre 200 metri, Guendalina ha tirato un drive davvero perfetto, che è finito direttamente in buca dopo essere rimbalzato.

"Quando ho visto arrivare il suo messaggio vocale sul cellulare – racconta il padre Donatello, che aveva accompagnato la figlia – mi sono preoccupato, credevo che si sentisse male per il caldo. E invece era lei ancora incredula: Babbo non ci crederai, ma ho fatto hole in one al par 4".

Simone Nozzoli