La sconfitta contro la Sammaurese ha portato la Pistoiese a scivolare in zona playout per la prima volta in stagione. Un fatto che di per sé non sorprende, alla luce del rendimento recente degli arancioni e dei sei ko consecutivi messi a referto, ma che fa scattare ufficialmente il campanello d’allarme in vista della corsa salvezza. Il tecnico Parigi nell’ultima conferenza è stato chiaro: la Pistoiese non può guardare al Prato (che attualmente ha gli stessi punti degli arancioni, 27), al Sant’Angelo o alla Sammaurese, ma dovrà fare la corsa su Certaldo, Mezzolara, Borgo San Donnino e Progresso, le formazioni che si trovano tra l’ultimo e il quartultimo posto in classifica. Come noto, per centrare la salvezza agli arancioni potrebbero servire tra i dodici e i quindici punti, un obiettivo che pare fuori dalla portata di Carannante e compagni. Pur essendo vero che la Pistoiese deve ancora giocare tutti gli scontri diretti, ma servirebbero almeno tre o quattro vittorie e da oltre un mese l’Olandesina, numeri alla mano, è la peggior squadra del girone D. Accantonata l’ipotesi di salvezza diretta, gli arancioni potrebbero rimanere in Serie D anche dopo la disputa dei playout. A prendere parte agli spareggi salvezza saranno le squadre comprese tra la 13° e le 16° posizione, mentre le ultime due retrocederanno direttamente in Eccellenza. Il regolamento dei playout potrebbe però aiutare Parigi e i suoi ragazzi. Infatti, se il distacco tra la 13° e la 16° o tra la 14° e la 15° fosse pari o superiore a otto punti, lo spareggio non si disputerebbe e la peggior formazione piazzata retrocederebbe direttamente. Tra la 13°, la Pistoiese, e la 16°, il Borgo San Donnino, i punti di margine sono ben undici, ragion per cui ad oggi i playout non si disputerebbero. L’attuale margine non deve però far dormire sonni tranquilli agli arancioni, che al rientro dalla sosta avranno subito la difficile trasferta di Mezzolara.
Michele Flori