
Adrian Chiera marcato da Lionel Abega (Lnp-Treviglio Basket)
La sensazione che Tav e Fabo, specie nella versione ammirata in quasi tutti i momenti spartiacque della stagione, fossero in realtà più vicine di quanto la classifica finale e l’andamento delle due squadre in regular season potessero suggerire, c’è sempre stata. L’assenza nei primi due episodi della serie di un elemento come Aleksandar Marcius, che per caratteristiche potrebbe essere la nemesi degli Herons e della pallacanestro barsottiana, ha ulteriormente accorciato il gap fra le contendenti, nonostante anche i termali avessero le loro belle gatte da pelare in termini di infortuni (vedi i forfait di Trapani e del lungodegente Mastrangelo), e la vittoria rossoblù in gara-2 ha ulteriormente confermato la sensazione: gli Herons hanno tutte le carte in regola per sovvertire definitivamente il pronostico e ora che la serie si sposta a Lucca, a partire da gara-3 di questa sera alle 20.30 al PalaTagliate, faranno di tutto per chiudere i conti davanti al proprio pubblico ed evitare di tornare a Treviglio.
È ovviamente più facile a dirsi che a farsi, perché la squadra di coach Davide Villa è più viva che mai e per vincere almeno una delle due gare in programma da qui a domenica servirà una Fabo che rasenti la perfezione. Anche in considerazione del fatto che i biancoverdi, costretti ad espugnare il PalaTagliate se vogliono evitare una precoce eliminazione dalla corsa alla A2, potrebbero forzare il recupero del lungo croato. Natali e compagni devono ripartire dalla prestazione di martedì, anche se per coach Federico Barsotti di cose da sistemare ce ne sono: "Dobbiamo migliorare alcuni concetti a difesa schierata e stare attenti a non andare sotto-ritmo, perché quando lo facciamo limitiamo molto la nostra pallacanestro – commenta coach Federico Barsotti –. Aver giocato bene martedì non ci assicura automaticamente che faremo una grande prestazione anche in gara-3, ma dobbiamo sforzarci di controllare gli aspetti che possiamo controllare e l’impatto difensivo sulla gara è uno di questi aspetti".
Filippo Palazzoni
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