
I tifosi della Pistoiese (Acerboni/Foto Castellani)
Pistoia, 31 dicembre 2021 - La Pistoiese passa di mano: il nuovo proprietario del club, salvo ulteriori sorprese, sarà l’imprenditore tedesco Stefan Lehmann, classe 1962. Il presidente Orazio Ferrari ha infatti comunicato di aver sottoscritto un accordo preliminare per la cessione delle quote di maggioranza (pari al 75%) detenute dalla sua famiglia (precisamente dai figli Marco e Giuditta) nella Holding Arancione Srl (che controlla la Pistoiese) alle società Digimark Group Srl e Omega Srl, entrambe facenti capo a Lehmann. Un fulmine a ciel sereno, arrivato al tramonto di un 2021 che da glorioso anno del centenario del club si era trasformato rapidamente in annus horribilis, tra risultati negativi culminati con la retrocessione (poi "annullata" dal ripescaggio) e un crescendo di contestazioni.
Il passaggio definitivo delle quote è previsto per la metà di gennaio, per preparare la documentazione richiesta per assolvere alla normativa federale riguardante le acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie in ambito professionistico e provvedere alla sostituzione delle fideiussioni garantite dalla famiglia Ferrari in Lega Pro (circa 650mila euro). Non proprio due formalità, anzi. Ma il passo è comunque di quelli importanti, altrimenti la società non avrebbe deciso di uscire così prepotentemente allo scoperto. Segno che l’affare, portato avanti sottotraccia con la copertura di un tourbillon pressoché continuo di voci e abboccamenti, è serio e davvero ai dettagli, con tanto di aumento di capitale promesso nero su bianco.
Dopo la sottoscrizione del preliminare i Ferrari, insieme al neo-presidente della Holding Arancione, Fabio Fondatori, si sono recati dal sindaco Alessandro Tomasi per informarlo del buon esito della trattativa. Successivamente è stata la volta degli altri soci di HA, che dovrebbero restare in minoranza con un complessivo 25% del pacchetto (a meno che qualcuno di loro, cosa alquanto improbabile, si avvalga del diritto di prelazione sulla cessione superando l’offerta tedesca).
Quanto agli acquirenti, al momento si sa poco. La Digimark Group Srl è una società con sede a Roma, attiva nello sviluppo e nella progettazione di software, con un fatturato di poco più di 7 milioni di euro. Allo stesso indirizzo c’è pure la Omega Srl, operante nel campo dei servizi di consulenza gestionale, scientifica e tecnica: qui il fatturato è più basso, circa 4 milioni e mezzo. Oltre che dalla sede, le due società sono accomunate dall’amministratore unico, ovvero Lehmann. L’imprenditore tedesco è a capo anche di una terza azienda (decisamente più importante delle altre due) e sarebbe stato presentato all’attuale proprietà da un intermediario che opera nel mondo del calcio.