LE PAGELLE. Benites meritato mvp, Chiera è imprendibile. Dell’Uomo spacca la gara, Natali non sbaglia

Benites MVP delle finali, Chiera trascinatore, Natali glaciale ai liberi. Arrigoni versatile ma limitato dai falli. Dell'Uomo decisivo con 15 punti. Herons vincenti.

BENITES 8 La regia non è sempre lucidissima, però è il cuore pulsante di questa Fabo. Segna canestri dal coefficiente di difficoltà elevatissimo e a rimbalzo, nonostante restituisca una ventina di centimetri alle torri avversarie riesce spesso ad avere la meglio. E’ lui l’MVP delle finali.

CHIERA 7.5 Un altro giocatore rispetto alla copia sbiadita vista contro Roseto: imprendibile, etereo, autentico trascinatore di Montecatini nei venti minuti iniziali. Nel secondo tempo la Libertas riesce a contenerlo ma lui segna comunque una tripla pesantissima.

NATALI 7 Alza la coppa da capitano, proseguendo la dinastia vincente inaugurata dal padre Gino. In campo fa quasi sempre la cosa giusta al momento giusto e ai liberi è glaciale.

ARRIGONI 6.5 In alcuni frangenti Barsotti lo schiera pure ala piccola. E’ uomo ovunque e riesce a dare un senso alla sua partita in qualsiasi centimetro di parquet. I falli però lo limitano non poco.

RADUNIC 6 Serata non facilissima per il totem di Pola. Fantoni è un cliente scomodissimo e il croato deve sudarsi ogni singola giocata. E’ suo però il canestro che sigilla la vittoria Herons.

DELL’UOMO 7.5 Sale progressivamente di tono nel corso della partita, segna 15 punti di cui gli ultimi 3 sono quelli che rendono irraggiungibili i rossoblù per la Libertas.

SGOBBA 6 Sbaglia tante scelte e si prende forse troppi tiri forzati, ma la sua presenza a rimbalzo argina la supremazia labronica nel pitturato.

GIANCARLI 6 Il primo capitano della storia degli Herons mette come sempre sul parquet tutto ciò che ha, cattura un paio di rimbalzi di importanza capitale e alla fine si commuove, come spesso gli è capitato in questi ultimi tre anni.

LORENZETTI 6 Rimesso in piedi in extremis per la partita più importante dell’anno (fino ad ora), dà una scossa di energia in un momento in cui la squadra era in flessione.

Filippo Palazzoni