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Il confronto a distanza tra sfottò e solidarietà
La sfida tra Pistoiese e Prato, dopo una settimana tribolata e il precedente dello scorso anno, si è giocata a porte aperte. Ma nonostante questo il confronto tra tifoserie in occasione del derby è stato piuttosto atipico rispetto alle cornici abituali. Come annunciato nei giorni precedenti, i gruppi organizzati del tifo arancione sono rimasti fuori dall’impianto per proseguire nella contestazione verso Maurizio De Simone. Eloquente lo striscione esposto al cancello della sede: "Pistoia non ti vuole, De Simone vattene". I supporter, presenti in diverse decine di unità, sono rimasti per tutti i novanta minuti all’esterno dello stadio, esplodendo petardi e intonando cori contro gli acerrimi rivali e la proprietà del club. ’Solidarietà’, in tal senso, è arrivata anche dai tifosi pratesi, regolarmente presenti sugli spalti del settore ospiti (circa 350 i presenti). I supporter biancazzurri, anch’essi in polemica con i vertici della propria società, hanno esposto uno striscione altrettanto chiaro: "Stadi vuoti, ultras assenti: colpa di società incompetenti". Il pomeriggio è scivolato via liscio, salvo qualche attimo di tensione all’intervallo nella zona di congiunzione tra curva sud e tribuna centrale. Nel dopo gara, invece, l’amara scoperta: sarebbero infatti stati riscontrati ingenti danni nei bagni del settore ospiti, a quanto pare devastati dai tifosi lanieri. L’ennesima gatta da pelare per il Comune di Pistoia, proprietario dell’impianto.
albe