
Le lacrime di Gianluca Della Rosa all’ultimo atto della stagione
Gianluca Della Rosa ha voluto salutare la sua gente come si addice a chi non solo è figlio di questa città, ma a chi per otto anni ha vestito la maglia biancorossa. Indossando la fascia di capitano, realizzando un sogno iniziato in Curva Pistoia e terminato sul campo, alzando la Supercoppa di A2 e quella della vittoria del campionato che ha riportato il Pistoia Basket nella massima serie. Un saluto organizzato in proprio, con la società che ha preferito defilarsi. "E’ stata la decisione più difficile della mia vita – afferma Della Rosa –, ma gli strascichi della stagione dello scorso anno e il fatto che la Fortitudo mi volesse fortemente hanno inciso sulla mia scelta. Ho aspettato fino all’ultimo facendo presente alla società che la Fortitudo mi voleva e che dovevo prendere una decisione entro breve ma quando è arrivata la telefonata di Martelossi, tre settimane dopo, ormai era troppo tardi".
Magari sarà solo un arrivederci, chissà. Di certo c’è la volontà di non mettere in difficoltà il fratello Tommaso, neo-coach, nonché di provare a se stesso cosa è capace di fare lontano da casa. "Pistoia sarà sempre casa mia – dice – e la speranza di ritornare e magari finire qui la carriera c’è. Ora che sono più maturo vorrei vedere cosa sono capace di fare lontano da qui e avere la possibilità di farlo in una squadra come la Fortitudo è una grandissima opportunità. È una squadra che ho sempre ammirato perché rappresenta un pezzo di storia del basket. Per quanto riguarda il rapporto con mio fratello, in campo, siamo sempre stati allenatore e giocatore – mette in chiaro –. Sono venuti fuori discorsi strani, ma credo di poter dire che io e Tommy abbiamo dimostrato di essere decisamente diversi dai Rowan e comunque per evitare problemi ho preferito farmi da parte perché era giusto che lo facessi. Ma se fossi rimasto, non ci sarebbero stati problemi".
Tanti i messaggi da parte dei tifosi pistoiesi e da quelli della Fortitudo. Ma anche qualche saluto che non è arrivato. "E’ vero – prosegue Della Rosa – ho ricevuto tante testimonianze d’affetto da parte dei tifosi della Effe e ovviamente tantissime da quelli di Pistoia, che mi hanno fatto emozionare. E’ stato bello ricevere lettere, disegni, attestati di stima da pare della mia gente. Chi ho sentito della società? Il presidente David, Raso e Di Nino mi hanno mandato un messaggio – elenca puntualmente –: loro con me si sono sempre comportati bene".
Della Rosa lascia Pistoia e quella fascia che ormai aveva cucito al braccio da diversi anni ma almeno da questo punto di vista, la lascia in buone mani. "Lasciare la fascia di capitano a Sacca è un onore e un piacere – conclude –. E’ il giocatore che ha più presenze, ha declinato grandissime offerte per rimanere a Pistoia e porterà la fascia come un pistoiese deve fare, dando tutto e con grande orgoglio".
Maurizio Innocenti
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