
Guido Meini (primo da destra) insieme a Paolo Moricci e Alessandro Lulli
MONTECATINI TERMESe i cugini Herons ieri sera hanno rotto il ghiaccio, La T Tecnica Gema Montecatini dovrà aspettare ancora qualche ora per veder aprirsi ufficialmente la propria corsa alla Serie A2. "Leoni" rossoblù e "grifoni" della Gemini Mestre saranno infatti le ultime a scendere in campo in questa prima giornata di postseason: lo faranno stasera al PalaCarrara di Pistoia, con salto a due alle 21:15. Quella fra termali e lagunari è considerata a giudizio quasi unanime la serie più equilibrata del primo turno dei playoff, perché La T Gema ha già dimostrato in regular season e Coppa Italia il proprio valore ma Mestre non è sicuramente da meno: molti l’hanno ribattezzata una "finta sesta", di oggettivo c’è che dopo una prima parte di stagione negativa si è rimessa in carreggiata, andando a vincere nove delle ultime dieci partite della stagione e mancando di poco un quarto o un quinto posto nel girone A che avrebbe cambiato il tabellone. La cruda realtà invece prevede che comunque vada una di queste due squadre, date entrambe come sicure protagoniste in estate alla luce di un mercato faraonico, debba scendere dalla giostra dei playoff già dopo il primo giro.
In casa rossoblù si augurano che non tocchi a loro: "L’attesa in queste due settimane è stata lunga e un po’ snervante, non vediamo l’ora di immergerci in quella che è la fase della stagione più affascinante e allo stesso tempo più difficile e per certi versi anche spietata – ammette il ds montecatinese Guido Meini – Siamo contenti di ciò che siamo riusciti a fare fin qui ma è chiaro che da ora in poi inizia un altro campionato e dovremo dimostrare di poter fronteggiare e mi auguro battere qualsiasi tipo di avversaria, tenendo presente che ai playoff si incontrano le squadre più forti del campionato". Fra queste c’è sicuramente la Gemini, formazione dal gioco veloce, dinamico e votato all’attacco e una concentrazione di talento spaventosa negli esterni ma soprattutto nel pacchetto lunghi: un trio come Aromando, Galmarini e Lo Biondo sotto canestro forse non ha eguali in tutta la B Nazionale: "Iniziare con Mestre, che i pronostici della vigilia davano come papabilissima candidata per il salto di categoria, ci dà sicuramente un surplus di stimoli – continua l’ex numero 6 – Penso che una delle chiavi tattiche della sfida sia la capacità di far valere la nostra dimensione interna contro i loro lunghi, tutti molto mobili, tutti perimetrali, a patto ovviamente che si riesca a pareggiare la fisicità e il dinamismo di Mestre. Gara-1 già decisiva per noi? Non credo, le recenti storie dei playoff ci insegnano che le serie non sono mai chiuse, neanche dopo un 2-0".
Filippo Palazzoni
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