"Torneremo in C: il progetto parte ora". La Pistoiese promette il riscatto dopo lo choc

La società arancione ritrova la parola e assicura di voler tornare subito fra i professionisti. Ripescaggio impossibile, riammissione quasi

La caduta della Pistoiese a Imola ha sancito la seconda retrocessione di fila

La caduta della Pistoiese a Imola ha sancito la seconda retrocessione di fila

Pistoia, 17 maggio 2022 - «C ritorneremo» . Uno slogan ma soprattutto una speranza, il giorno dopo la nuova retrocessione della Pistoiese, un anno dopo quella del 2021. Nonostante la rabbia e la delusione, dopo la scelta del silenzio a Imola, la società arancione ieri ha fatto sentire la sua voce. Una voce che cerca di rilanciare le prospettive arancioni e che sarebbe stato meglio ascoltare domenica sera, perché era giusto e lecito aspettarsi che qualcuno tra dirigenti e allenatore si presentasse in sala stampa a fine partita, per rispetto di chi lavora e dei tifosi. Nello sport si vince e si perde, ma in entrambi i casi si deve sempre metterci la faccia. Detto questo la dirigenza arancione il giorno dopo la retrocessione ha lanciato un messaggio chiaro che in qualche modo cerca di attenuare l’amarezza di una retrocessione. Già, perché se retrocedere vuol dire ripartire, costruire basi solide per il futuro è la premessa fondamentale per giorni migliori. La società ha parlato di ripartenza, dell’intenzione di ritornare presto tra i professionisti e che il progetto Pistoiese parte adesso, un progetto "a lunga gittata". Imola, secondo la società, non è un punto di arrivo, ma di partenza. Del resto, sarebbe stato complicato immaginare il contrario.

«C ritorneremo: è una promessa – si legge nel comunicato difuso ieri dalla società – La facciamo al popolo orange, con la consapevolezza di aver profuso il massimo impegno per raggiungere un obiettivo simile ad una missione di salvataggio. Siamo partiti con poco. Siamo giunti a fine campionato con la consapevolezza di poter imbastire qualcosa di importante, a prescindere dalla categoria d’appartenenza. In questi mesi abbiamo costruito in fretta, incontrando diverse difficoltà derivanti da un passato nefasto e poco lusinghiero. In poco tempo abbiamo rispolverato, attraverso fatti e poche parole (quelle necessarie), la passione di una piazza straordinaria che evidentemente, come dimostrato ad Imola, merita di più".

Il futuro, a sentire la società arancione, sarà molto diverso: "Dinnanzi alle responsabilità non ci siamo mai divincolati. Il vero progetto Pistoiese inizierà adesso. L’auspicio è di riconquistare al più presto il professionismo. Imola non è un punto d’arrivo per questa proprietà. Bensì, è l’avvio di un progetto a lunga gittata. La rifondazione continua e, con l’aiuto delle istituzioni e dell’amore incondizionato del nostro popolo orange, ’C ritorneremo’ molto presto".

Non rimane che sperare di passare al più presto dalle parole ai fatti iniziando subito a costruire la squadra per il prossimo anno. Una squadra il più competitiva possibile in modo che la serie D possa rappresentare un anno di purgatorio e nulla di più. C’è molto da fare, perché il gruppo andrà rifondato totalmente visto che con la retrocessione tutti i contratti decadono e, allora, per tornare presto tra i professionisti c’è un solo modo: riconquistare la C sul campo. Altre strade non ce ne sono. Il ripescaggio è escluso dopo quello dell’anno scorso, così come appare una mera illusione pensare ad una riammissione che può avvenire solo in caso di mancata iscrizione da parte di qualche altra società. Se rifondazione deve essere, che rifondazione sia senza usare scorciatoie che, come si è visto quest’anno, non portano a niente.