Covid Pistoia: "Zona rossa? Potrei dividere la provincia"

Annuncio a sorpresa del presidente Giani: "L’area pistoiese sta facendo notare dati in netto miglioramento, meno la Valdinievole"

Eugenio Giani

Eugenio Giani

Pistoia, 25 marzo 2021 - L’avevamo accennata ieri, come una delle possibilità a disposizione del presidente della Regione Eugenio Giani in caso di permanenza della Toscana in zona arancione: uno "spacchettamento" della nostra provincia con, da una parte, i comuni dove l’indice di incidenza su 100mila abitanti è sotto alla soglia fatidica di 250 (che a questo punto potrebbero tornare in fascia arancione) e dall’altra quelli dove il dato è ancora superiore. Proprio ieri mattina, il presidente della Regione Eugenio Giani è intervenuto sulla questiona a margine del consiglio regionale.

"Vedo dei dati in netto miglioramento nell’area pistoiese – ha spiegato – ovvero quella che da un punto di vista geografico è visibile a tutti da Serravalle verso Prato e Firenze. L’area è scesa da livelli di 350 contagi su 100mila abitanti proprio al limite di 250. L’efficacia della zona rossa in quell’area, della valle dell’Ombrone e dell’area metropolitana pistoiese, ha funzionato. In Valdinievole invece il calo è molto inferiore. Quindi quando venerdì andremo a valutare prenderemo atto dei dati". L’idea potrebbe essere, quindi, quella di "sdoppiare" la provincia. "E’ un’ipotesi plausibile – ha aggiunto Giani – ma per considerare questo guardiamo prima i dati generali della regione".

Sì, perché il primo problema che dovrà essere affrontato nella giornata di domani resta sempre quello relativo alla colorazione che il ministro Speranza assegnerà alla nostra regione con decorrenza lunedì 29. Un risultato tutt’altro che scontato, visto che negli ultimi giorni la Toscana oscilla pericolosamente intorno alla fatidica cifra di 250 contagi per 100mila abitanti. Se fosse superiore, per effetto del decreto del presidente del Consiglio Mario Draghi, tutta la Toscana finirebbe indiscriminatamente in zona rossa.

Nel caso, invece, che la regione dovesse mantenere l’arancione il presidente Giani, preso atto che il dato complessivo della provincia è ancora superiore a 250 (ieri era 291) potrebbe mantenere ancora tutto il territorio provinciale in zona rossa. Oppure potrebbe "spacchettare" la provincia ed emettere singole ordinanze di chiusura per i comuni i cui dati risultano ancora sopra l’ormai famigerato 250 per 100mila abitanti, ovvero – dati a ieri e quindi suscettibili di cambiamenti – Larciano (665), Lamporecchio (511), Ponte Buggianese (497), Montale e Monsummano (389), Pescia (383), Abetone Cutigliano (344), Chiesina Uzzanese (311), Uzzano (319), Pieve a Nievole (303). Particolarmente in bilico San Marcello Piteglio (255), Serravalle (257), Massa e Cozzile (259) e Quarrata (296). Lievemente sotto soglia Pistoia (236) e Montecatini (224).