"Quartiere poco sicuro. Spray al peperoncino nella tasca del grembiule"

Succede al ‘Veroni Caffè’. E tanti vogliono più telecamere

Spray al peperoncino (Foto d'archivio)

Spray al peperoncino (Foto d'archivio)

Pistoia, 15 marzo 2019 -  Nella tasca del grembiule che indossano dietro al banco tengono anche uno spray al peperoncino, perché «non si sa mai. Non l’abbiamo mai usato, ma di storie brutte ne è pieno il mondo». Il ‘fai da te’ non è ‘la’ risposta, ma ‘una’ risposta possibile. Lo sanno bene al ‘VeroniCaffè’ di via XX Settembre dove i titolari Gianluca e Veronica Spampani di deterrenti ne hanno anche un altro, le telecamere. «Noi chiudiamo alle 19 – spiegano –, ma dalle 18.30 il giro in zona non è dei più raccomandabili. Nuove telecamere? Non diciamo mai di no». Un proprio impianto di videosorveglianza ce l’hanno anche al ‘Caffè XX Settembre’, nella stessa via. «Più attenzione c’è e più siamo contenti – dice Luca Navari –. Di positivo c’è comunque da dire che da quando qui si è trasferita la questura, la situazione sul fronte sicurezza sembra essere migliorata». La zona stazione del resto, che è tra quelle individuate per le nuove telecamere, da sempre funziona da calamita per vagabondi e molesti che non conoscono pause in nessun momento del giorno.

«Questa è zona sensibile da sempre – ci racconta Enrica Agostini del supermercato Sigma della Stazione –, non manca mai qualche individuo che chiede l’elemosina o bivacca nei dintorni. Ecco perché quando abbiamo ristrutturato il punto vendita abbiamo voluto installare una telecamera anche all’esterno. Non tanti giorni fa a un anziano hanno rubato la batteria della bici elettrica parcheggiata qui fuori: con le immagini della sorveglianza abbiamo potuto visionare quanto accaduto. Nuove telecamere non possono comunque che essere ben accolte da noi, perché la priorità dei cittadini deve essere sentirsi sicuri non solo a casa propria, ma anche in città». Poco più in là, zona Cavallotti, incontriamo i pendolari del parcheggio. Qui la situazione sembra essere più tranquilla, come ci raccontano Linda Geri e Barbara Monti che come ‘punti sensibili’ ne individuano altri due: il primo è il parcheggio Cellini, dove, argomenta Linda, «mi hanno aperto la macchina una volta».

Il secondo è invece piazza d’Armi, dove il giro secondo Barbara, non è dei più raccomandabili: «Vengo da Monsummano ma lavoro in via Carratica e mi è capitato di passare dalla piazza. Ecco, lì forse sarebbe necessario intervenire». La questione sicurezza sta a cuore anche ai residenti di via Cavallotti, come spiega Morena Santini. «Devo dire la verità? Ecco, se posso evito di uscire col cane la sera. Non mi sento tranquilla. Di recente in una settimana mi sono entrati in casa due volte. Quando mi capita di uscire per andare a giocare a carte con gli amici, al rientro mi guardo bene le spalle. Non si sa mai chi si può incontrare».

linda meoni