Raddoppio ferroviario: "L’attenzione deve rimanere alta"

L’assessore Bartolomei: "Interventi sulle opere compensative"

Sopralluogo ai cantieri del raddoppio ferroviario

Sopralluogo ai cantieri del raddoppio ferroviario

Pistoia, 12 agosto 2019 - Sono diversi i «nodi» da sciogliere attorno al raddoppio ferroviario nella zona di Spazzavento, tutte relative alle «opere compensative». Si tratta delle infrastrutture a corredo dell’opera principale, in questo caso il raddoppio della Pistoia – Montecatini.

Parliamo di sottopassi e sovrappassi in sostituzione dei passaggi a livello, barriere antirumore, nuovi collegamenti stradali e nuove soluzioni di viabilità. Opere «minori» nell’ottica dell’intera tratta ferroviaria, ma che sono di primaria importanza per chi in quella zona transita ogni giorno.

L’assessore alle infrastrutture Bartolomei non nasconde la sua perplessità, già peraltro espresse a Rete Ferroviaria Italiana, titolare e responsabile dei lavori attorno al raddoppio. «Il passaggio a livello di Spazzavento davanti alla chiesa – sostiene – è stato giustamente sostituito con un sottopassaggio. Inizialmente ci sono stati dei problemi idraulici, ma Rfi ha provveduto a potenziare il sistema di scolo, così che l’acqua possa essere riversata altrove».

Ed ecco il primo nodo. «Il sottopassaggio – prosegue – non si allaga più, ma l’acqua viene tutta riversata sul sistema di fossi circostante, che non è preparato a riceverne una tale quantità. Succede così che alcune famiglie, durante i temporali più forti, si ritrovano l’acqua alla porta di casa, perchè i fossi tracimano. Rfi ci deve assicurare che provvederà ad allargare questi canali, altrimenti i residenti subiranno problemi ad ogni temporale. Servono interventi».

Un «nodo» ancora più intricato riguarda la viabilità tra Spazzavento e Serravalle. Il progetto di Rfi preve, infatti, la realizzazione di una rotonda fra via IV Querce e la variante a SR435 all’altezza di Spazzavento. Un modo, tra l’altro, per rallentare l’andatura di auto e camion sulla variante. «Ad oggi però – sottolinea – non abbiamo sicurezza che questa nuova viabilità venga interamente realizzata.

Chiediamo che Rfi provveda invece, perchè altrimenti buona parte del traffico pesante sarà costretto a tornare dentro Spazzavento, così come accadeva vent’anni fa». Le opere stradali accessorie costerebbero circa 400mila euro. «Con Rfi – conclude l’assessore – fino adesso abbiamo un buon dialogo. Non vorremo che i vantaggi del raddoppio venissero «rovinati» da mancati interventi alle opere compensative».