Funghi, al lavoro per rivedere le regole

Marmo (Anci aree montane): "Proposta in Regione a salvaguardia dell’ambiente". Mandateci le vostre ricette con i funghi

Raccolta funghi (foto di repertorio)

Raccolta funghi (foto di repertorio)

Pistoia, 6 ottobre 2019 - "Sono disponibile a lavorare in Anci a una proposta di modifica della legge sulla raccolta funghi da sottoporre alla Regione". Ce lo conferma Luca Marmo, sindaco di San Marcello Piteglio e presidente dell’Unione dei Comuni Appennino pistoiese, ma anche componente del direttivo Anci di cui è coordinatore per le aree montane.

Proprio ad Anci Toscana l’assessore regionale all’agricoltura e politiche per la montagna Marco Remaschi, in un’intervista su La Nazione , aveva chiesto di farsi portavoce dell’esigenza già manifestata dai sindaci della montagna pistoiese di modificare l’attuale normativa, risalente al 1999 (e modificata nel 2010), in modo da regolamentare in modo più efficace l’accesso ai boschi e ridurre i danni all’ambiente provocati da comportamenti sbagliati. Remaschi si è detto pronto a valutare gli spazi percorribili, se riceverà una proposta condivisa dai Comuni montani della Toscana.

"Il tema di una modifica alla legge regionale per la raccolta funghi era già sul tavolo Anci, anche a seguito di un’interlocuzione avuta con l’assessore Remaschi – spiega Marmo – poi le varie interruzioni, anche per i Comuni andati al voto, hanno rallentato i lavori. Adesso che la consulta dei comuni montani di Anci è di nuovo in sella, riprenderemo il ragionamento. L’apertura manifestata dalla Regione è sicuramente interessante".

FUNGHI, CHE PASSIONE: MANDATECI LA VOSTRA RICETTA A [email protected]

Quali i punti da modificare? "Chiederemo di valutare il costo del tesserino per andare a funghi e in particolare un eventuale aumento per i non residenti nei Comuni montani – prosegue Marmo -; di individuare un meccanismo per cui le risorse provenienti da tali permessi siano assicurate al 100% ai territori montani; di valutare, con l’ausilio dei tecnici, una regolamentazione più stringente nel modulare i rapporti fra residenti e non residenti. Unitamente a questi, un altro tema è la gestione associata delle porzioni di bosco (i consorzi, ndr). Nella norma attuale a mio avviso c’è un limite: si favorisce l’imprenditoria privata che va in quella direzione, anche utilizzando porzioni di territorio pubblico, ma non l’integrazione pubblico-privato. Ritengo invece che se il pubblico potesse farsene promotore, tali esperienze potrebbero essere incentivate".

Sul piatto, intanto, si riaffaccia un’altra questione: quella dei giorni di fermo per la raccolta che, su richiesta proprio di Marmo, furono accordati dalla Regione per 3 anni (2018-2020), sulla montagna pistoiese, il martedì (raccolta consentita solo ai residenti) e venerdì (raccolta proibita a tutti). Ma dal 31 ottobre 2020 tale limitazione decadrà: "Nell’immediatezza del dopo voto regionale – conclude Marmo - sarà necessario rimettere mano anche a questo aspetto o direttamente a una modifica della norma".