"Poste, riaprire a Prunetta E più giorni per Popiglio"

Le manifestazioni ieri nei due paesi con i sindaci, i sindacalisti e tanti cittadini "Chiusure immotivate e servizi tagliati". Il nuovo incontro ci sarà il 19 dicembre

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Avere l’ufficio postale chiuso da 10 anni non va giù agli abitanti di Prunetta, così si sono dati appuntamento assieme al sindaco del Comune di San Marcello Piteglio, Luca Marmo, al vicesindaco Giacomo Buonomini e a una folta delegazione di sindacalisti intenzionati a dare voce alle richieste dei cittadini. Ad aprire i lavori è stata Claudia Ferri, una cittadina del paese, che ha riassunto le motivazioni della richiesta di riapertura, iniziando con il ricordare che nel paese insistono oltre una ventina di attività che, già da sole garantirebbero un interessante flusso di lavoro all’ufficio; oltre ad un notevole movimento di persone che vi stanno tornando ad abitare e che per questo, il paese è particolarmente dinamico. Il dover raggiungere altre località per accedere a servizi fondamentali, è un problema per gli abitanti, mentre invece, sarebbe un’opportunità per Poste Italiane. I locali che ospitano l’ufficio sono peraltro di proprietà e questo ne rende ancora più inspiegabile la chiusura.

A seguire si sono alternati: Claudio Baldi della Pubblica Assistenza, che oltre ai servizi sanitari si trova spesso ad accompagnare cittadini all’ufficio postale; Massimo Ducceschi che ha ricordato le frequentazioni di Giacomo Puccini: "il quale era un ammiratore del nostro Appennino e passando da Prunetta si servì dell’ufficio postale"; poi Luca Marmo, che a Prunetta risiede, arrivato dopo aver accompagnato la mamma a un ufficio postale, che ha definito la scelta di chiudere irrazionale e ha ricordato la battaglia del 2014 portata avanti da molti uffici minacciati di chiusura che fecero ricorso al Tar e si salvarono.

Poi il Covid ha bloccato i lavori di quelli che, come Prunetta, avrebbero potuto riaprire; il consigliere regionale Marco Niccolai, intervenuto a sorpresa, che si è preso l’impegno di telefonare a Poste Italiane domani stesso (lunedì 5) per fare tutto il possibile e complimentandosi per la concretezza delle proposte e la combattività dei numerosi intervenuti, in buona parte rimasti fuori dalla sala, gremita al limite della capienza. Quindi Gabriella Paganelli della Uil, Christian Carta della Uil, Michele Mengoli e Luca Degl’Innocenti della Cgil che hanno elencato e ribadito le motivazioni della necessaria riapertura dell’ufficio in questione. Simile la situazione di Popiglio, anche se almeno per tre giorni alla settimana l’ufficio svolge servizio. Insufficiente per i bisogni ma almeno il presidio è attivo. L’auspicio espresso dai sindacalisti, per quanto sia impossibile formulare un’ipotesi, è quello di giungere a un risultato concreto entro la fine dell’estate. Il 19 dicembre ci sarà un incontro tra proprietà e sindacati e, in quel giorno, qualche risposta ci potrebbe essere. Andrea Nannini