Pistoia Blues ancora senza bando Sabella: "Saremo pronti a breve"

Mentre i grandi festival annunciano nomi e date, non è dato sapere chi organizzerà la kermesse cittadina. Ma l’assessore rassicura: "Non è il tempo a disposizione a fare interessante una programmazione"

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L’ultimo annuncio appena tre giorni fa, ad arricchire un calendario che seppur parziale un po’ d’invidia la suscita: Placebo il 13 luglio, One Republic il 16, Kiss il 29 giugno in esclusiva italiana, Blur il 22 luglio all’ombra delle Mura storiche, Simply Red (già a Pistoia lo scorso anno) l’1 luglio. Cinquanta chilometri da Pistoia lo scacchiere del Lucca Summer Festival, altro gigante delle rassegne estive italiane che viene automatico citare ogni qualvolta si parli di estate e concerti al pari del nostro Blues, va completandosi macinando prestigio, data dopo date. Intanto anche a Milano e a Roma fioccano gli annunci internazionali: Red Hot Chili Peppers il 2 luglio al Milano Summer Festival, Imagine Dragons e Arctic Monkeys al Rock in Roma. Insomma, un generale movimento che interessa le principali manifestazione del Paese (e che è prova di accordi internazionali con gli artisti presi già diversi mesi fa) ma non il Pistoia Blues. A mancare non tanto gli artisti, quanto ancor più a monte la pubblicazione di un bando pubblico che individui il soggetto cui spetterà l’organizzazione del Blues per i prossimi cinque anni. In sostanza, senza l’espletamento della procedura pubblica (in carico al Comune, ovviamente) il Pistoia Blues al momento resta un festival "congelato".

Scaduta la collaborazione iniziata nel 2018 con il circolo culturale Blues In di Giovanni Tafuro quale organizzatore del festival assieme a Live Nation, Pistoia al momento non può che restare a guardare alla finestra ciò che accade altrove. L’impressione confermata oltre che dai fatti anche da chi del management musicale fa una professione da sempre è che quantomeno sugli artisti internazionali la partita sia già persa e che nell’edizione 2023 del Blues ci si potrà aspettare di vedere al massimo, pur magari mantenendo alto il livello, solo gruppi o cantanti e cantautori italiani. Impressione che però non sembra condivisa dall’assessore Alessandro Sabella, secondo il quale non solo non esiste alcun ritardo nei movimenti della macchina comunale a proposito del Blues, ma nessuna tempistica ipoteticamente ritardata potrebbe incidere sul parterre di ospiti del festival.

"Non è il tempo a disposizione per organizzare a far interessante una programmazione – spiega Sabella –, l’unico problema semmai è il rischio d’impresa che chi organizza intende accollarsi. Sono certo che le serate del Blues saranno messe a punto regolarmente e senza intoppi". Intanto, prosegue l’assessore, gli uffici stanno ultimando il lavoro e il bando uscirà praticamente a giorni. "La versione definitiva è pronta, perciò salvo ultime correzioni ci siamo. Saranno stabiliti tra i venti e i trenta giorni per le candidature – conclude Sabella spiegando gli step della procedura –, poi non appena verrà chiuso il bando la commissione si riunirà e procederà all’assegnazione. È verosimile che verso l’11 di gennaio si abbia il nome del soggetto che lavorerà al festival". Intanto tra i dati certi c’è quello che vede il 95% dei tour stranieri praticamente già stabiliti e assegnati. Ospiti internazionali uguale ancor più prestigio della rassegna. E sarebbe un peccato che il quarantennale del Pistoia Blues, appena riconosciuto quale manifestazione d’interesse nazionale in seguito a un iter politico promosso dal senatore La Pietra (FdI), ne perdesse agli occhi del pubblico.

linda meoni