
L’attore e imitatore livornese sarà protagonista del gran finale domenica. Sarà lui a ricevere dagli organizzatori la laurea di bugiardo ad honorem. "Nell’era di fake news, le invenzioni dovrebbero essere solo per scherzo".
Leonardo Fiaschi (foto a destra) sarà l’ospite d’onore al Campionato Italiano (e mondiale) della Bugia n°48, nella "città de Le Piastre", nella giornata clou che sarà domenica 4 agosto. Leonardo Fiaschi, 35 anni, attore, imitatore, cantante. Una figura artistica capace di modificarsi nelle tinte e nelle sfumature con grande rapidità; ma chi è rispetto alla bugia? È una domanda quasi inevitabile, nella misura in cui l’attore è un utilizzatore della menzogna, della bugia, dello schermo e dello scherzo.
"Per me – risponde il poliedrico artista livornese, - Leonardo è la persona più sconosciuta, io riesco a comprendere meglio gli altri personaggi, loro lo conoscono meglio di me, perché alla fine, per chi fa le imitazioni, la persona più complicata da imitare è se stesso, perché è la persona che conosce meno e quindi vive una vita alla ricerca di se stesso senza la certezza di esistere".
E della bugia cosa ne pensa? "Ci vorrebbe un patentino – affonda Leonardo –cioè io vorrei il patentino, vorrei che la bugia diventasse una cosa seria, ormai viviamo costantemente le bugie e vorrei che fossero colorate, e che le bugie avessero una forma, così vedremo tutti i colori intorno a noi, – e continua - a Le Piastre hanno dato forma a una intuizione meravigliosa, quella di mentire per divertimento e farlo diventare un successo. Io credo che tutta l’esistenza sia alla grande una bugia; siamo contornati da fake news, poi le persone si lamentano quando noi tiriamo fuori queste bugie che non fanno male a nessuno, anzi fanno bene. Ricordo che da piccolino mi dicevano che mi si stavano allungando le orecchie e io, ancora oggi continuo a domandarmi perché non fanno il parco più grande del mondo, dedicato a Pinocchio, che è la più grande metafora del gioco della vita".
Nella quotidianità chi è Leonardo?
"Nell’arco della giornata posso essere qualsiasi personaggio, a seconda del momento o del bisogno, però c’è anche un momento per ricaricarsi, quello è il momento della solitudine che, nella giornata è un momento importante".
E le tue bugie quali sono?
"La più classica delle bugie: ’avevo ordinato una cosina bella bella ma non mi è arrivata, sai d’estate i trasporti vanno a rilento’ può far nascere una storia surreale del tipo: prendere una maglietta che ti avevano regalato dopo l’esame di terza media, rincartarci una bottiglia di vodka che hai in casa da 10 anni e, magari senza nemmeno spolverarla, spacciarla per un regalo che ti ha portato via un sacco di tempo per trovarlo così tanto bello. Un modo di vivere come in un film 24 ore al giorno". Leonardo Fiaschi non conosceva il Campionato de Le Piastre, a farlo entusiasmare è stata la descrizione dell’amico Enzo Iachetti, che fu ospite d’onore qualche anno addietro e lo ha descritto come un’esperienza memorabile. Certo lo spirito dissacrante del livornese doc emerge da tutte le sue le battute, anche Leonardo Fiaschi è in modalità bugia positiva, ma forse già dalla nascita.
Andrea Nannini