"E' una banale influenza", ricoverata al Meyer per polmonite

Una bambina di 13 anni rimandata a casa dalla pediatria del San Jacopo è ora a Firenze dopo una settimana di calvario

Il corridoio di un ospedale (foto di repertorio Ansa)

Il corridoio di un ospedale (foto di repertorio Ansa)

Pistoia, 2 aprile 2019 -  La paura è ancora tanta: “Una polmonite con pleurite scambiata per una banale influenza”. E’ la denuncia della madre di una tredicenne pistoiese che si è vista costretta domenica a portare la propria figlia al Meyer di Firenze per una crisi respiratoria dopo che nel reparto di pediatria del San Jacopo, il giorno precedente, l’avevano rimandata a casa “consigliando persino di sospendere l’antibiotico”.

“Tutto è iniziato la scorsa settimana – racconta M.C. – La bambina ha iniziato ad avere la febbre così l’ho portata dalla pediatra di famiglia. Visto che la situazione non migliorava abbiamo iniziato il Rocefin, l’antibiotico, perché la pediatra il mercoledì aveva avvertito, ascoltandole il petto, qualcosa ai polmoni. Dopo un paio di giorni però la piccola ancora non respirava bene così d’accordo con la dottoressa mi sono recata al pronto soccorso. All’accettazione avevano subito sentito che c’era qualcosa di sospetto e mi hanno indirizzata in reparto”. In quegli attimi tutto però è sembrato rientrare nella norma di un malanno di stagione.

“La dottoressa ci ha tranquillizzato e dopo un’ecografia ci ha detto che si trattava di una banale influenza e che avrei potuto sospendere persino l’antibiotico”. Tornati a casa il sabato sera la situazione continua a peggiorare e la mamma decide di non sospendere con il farmaco. La domenica mattina invece sopraggiunge una crisi respiratoria. “A quel punto l’ho portata di corsa al Meyer e lì le hanno diagnosticato una polmonite complicata anche da una pleurite. Insomma una patologia per cui si è reso necessario il ricovero ospedaliero. Voglio fare questa denuncia perché ricordo ancora quello che è successo solo qualche settimana fa a quella giovane ragazza per una diagnosi sbagliata – commenta la madre -. Mia figlia ha rischiato e queste cose non devono succedere, se fosse stato per quella dottoressa dell’ospedale avrei dovuto aspettare che una polmonite si curasse da sola? Sono davvero amareggiata. Ci vuole scrupolo, soprattutto con i bambini. L’ho già contattata per dirle cosa è successo, spero si renda conto della gravità della situazione”.

Il primario del reparto, Rino Agostiniani, amareggiato per la denuncia spiega di essere totalmente a disposizione della famiglia per chiarire ogni aspetto del percorso attivato per la bambina. Già oggi esaminerà il caso con i colleghi ma ritiene che ci “siano passaggi da chiarire” e che, essendo in contatto con il Meyer, si interesserà della situazione della piccola. “Siamo persone coscienziose – dice - e prima di dire qualcosa voglio avere tutta la documentazione in mano”.