Sanità, odissea per un intervento: l'appello del paziente, "La Regione mi aiuti"

Le parole disperate: "Sospesa la convenzione a sette giorni dall’operazione. Adesso dovrei aspettare altri mesi oppure pagare 4500 euro"

Renzo Pagnini

Renzo Pagnini

Pistoia, 19 febbraio 2020 - Da sette mesi mesi attende un’operazione alla prostata. Un’intervento delicato al quale Renzo Pagnini, 73 anni, si deve sottoporre al più presto. Ma la burocrazia si è messa di traverso. E per Renzo, lo scorso luglio, è iniziata un’odissea. "Per venti anni mi sono sempre rivolto al mio urologo di fiducia che adesso lavora in una clinica privata, Barbantini di Lucca, convenzionata con l’Asl", spiega Renzo. "Quando avevo otto polipi maligni in vescica il dottor Pinzi mi salvò la vita. E ora è da lui che voglio farmi operare".

Ma c’è un problema: Renzo abita a Pistoia, la clinica è di Lucca e per chi non risiede nella Provincia non sono più previste convenzioni per sottoporsi alle operazioni.

"A luglio avevo fissato l’intervento per ottobre ma sette giorni prima la clinica mi chiama per dirmi che la Regione ha sospeso la convenzione per chi abita fuori dalla Provincia, il mio caso è solo uno dei tanti – ci tiene a precisare Renzo – Rivolgo un appello alla Regione e al governatore Rossi affinché risolva il problema: se davvero le istituzioni sono vicine ai malati come dicono allora adesso è arrivato il momento di fare qualcosa per risolvere la situazione. Perlomeno ci dicano se la convenzione verrà rinnovata o meno".

In attesa di ricevere una risposta Renzo si è rivolto all’urologia di Pistoia. "Prima di sostenere l’operazione è necessaria una visita. Così ho chiamato per fissare un appuntamento. E sa cosa mi hanno risposto? Che non sarebbe stato possibile prima di marzo. E prima dell’operazione avrei dovuto aspettare altri tre mesi".

Un calvario che non sembra avere via d’uscita. L’unico modo che Renzo ha per operarsi subito è rivolgersi a una clinica privata. "L’operazione mi costerebbe circa 4500 euro, una spesa non sostenibile per chi ha una pensione da 800 euro al mese", sospira Renzo.

"Non ne voglio fare un caso personale – insiste – ma farmi portavoce di tutti gli altri pazienti che si trovano nella mia stessa identica situazione". Da qui l’appello disperato alla Regione: "Sono sette mesi che aspetto una risposta, nella situazione in cui mi trovo devo andare in bagno ogni cinque minuti altrimenti mi faccio la pipì addosso. Per me è fondamentale sapere se la convenzione verrà rinnovata o meno. Chiamo in clinica ogni dieci giorni e purtroppo non sanno dirmi ancora niente". In caso di risposta negativa da parte della Regione Renzo si dice pronto a gesti plateali e lancia una provocazione: "Magari prendo la residenza a Lucca per tre giorni o magari mi incateno alla clinica. Alla fine non chiedo altro che rispettare un mio diritto".

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