Medico no vax a processo, anche l’Asl parte lesa Le indagini sui "clienti" si avviano alla conclusione

Potrebbero chiudersi a breve, tra poche settimane, le indagini della Procura sui pazienti del dottor Federico Calvani, il medico no vax rinviato a giudizio per aver rilasciato decine di green pass fasulli simulando finte sedute vaccinali. Dagli iniziali 19 indagati dalla procura di Pistoia che ha diretto le indagini dei carabinieri insieme al reparto dei Nas di Firenze, il numero sarebbe salito a 69. Si tratta di pazienti del dottore ma anche di persone sconosciute, che il tam tam della comunità no vax ha raggiunto nelle province di Lucca, Pisa e Prato e che si sarebbero presentati nell’ambulatorio dell’ospedale Pacini di San Marcello per ottenere i green pass fasulli, certi di non doversi sottoporre ad alcuna vaccinazione. Questi dovranno rispondere del reato in concorso con il medico in falso ideologico. Intanto, i loro green pass sono stati sequestrati, su disposizione della Procura. Per altre sette persone inizialmente indagate si profila l’archiviazione.

Nel procedimento che sarà fissato a breve, e che vedrà imputato il dottor Federico Calvani con le accuse di falso ideologico, per aver inserito dati falsi nel portale sanitario regionale, ma anche di peculato per aver disperso le dosi di vaccino ricevute e di truffa allo Stato per gli indennizzi ricevuti ad ogni dose di vaccino somministrata, l’Asl è parte lesa.

L’azienda al momento non si è costituita parte civile ma lo farà non appena il suo ufficio legale comunicherà che è la fase opportuna per procedere.

M.V.