La corsa al tampone: ‘miracolo’ a mezzanotte

Il racconto della nostra cronista dall’isolamento domiciliare dopo il contatto con un positivo. La tenacia sconfigge la burocrazia

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Il secondo giorno di quarantena si passa a rincorrere la burocrazia. Così è per la stragrande maggioranza delle persone. Il primo ostacolo è riuscire a parlare con il medico di famiglia. Oberati di lavoro, il telefono è sempre occupato. Una volta spiegata la situazione, poi, resti in attesa per ore della fatidica mail con il certificato da presentare al datore di lavoro e la richiesta di tampone che ti consente di prenotare l’esame attraverso il portale della Regione. Devo dire che in tarda serata sono riuscita ad avere tutto e per questo mi sento fortunata. I medici di famiglia non stanno affrontando un bel momento.

E poi si passa alla famosa prenotazione del tampone. Il sistema della Regione ti consente di poter prenotare l’esame soltanto il giorno prima per il giorno successivo e quindi è una vera e propria gara contro il tempo la ricerca di un posto libero, possibilmente nel comune di residenza. E così, facendo due rapidi calcoli mentali, ho pensato che dovendo fare il tampone venerdì mi sarei dovuta collegare al sito poco dopo la mezzanotte del giovedì. Prepari quindi tutte le carte vicino al computer e aspetti. Arriva la mezzanotte: digiti in fretta tutti i dati necessari per riuscire a trovare un posto disponibile. Codice fiscale, numero di telefono e numero di ricetta. Si apre la griglia dei drive e tiri un sospiro di sollievo. Il drive nel parcheggio dell’ex Ceppo è verde, c’è posto. Clicco immediatamente sull’icona e scelgo l’orario che preferisco. Fatto, tutto fatto in pochi minuti. Sono stata fortunata? No, per un servizio del genere il calcolo dei tempi è necessario. Vista la grande mole di tamponi che vengono eseguiti quotidianamente è necessario collegarsi pochi secondi dopo la mezzanotte: mi è stato raccontato infatti che già alle 3 del mattino i posti sono praticamente finiti. E quindi ora ho il mio appuntamento per venerdì (oggi, ndr).

Nel messaggio che arriva al telefono viene specificato che è necessario presentarsi sul posto 10 minuti prima dell’orario e portare la tessera sanitaria ma soprattutto il codice di prenotazione. Sabato, se tutto procede come dovrebbe, dovrei avere in mano il risultato. Se il tampone è negativo posso terminare la mia quarantena essendo passati già dieci giorni dal contatto con il positivo, con risultato diverso invece si apre un nuovo capitolo di questa "avventura". Ah, dimenticavo, continuo ad essere priva di sintomi anche se ho un leggero senso di spossatezza, quello però credo sia legato alla reclusione domestica.

Michela Monti