"La bellezza ci rende migliori e umani"

È stata un grande successo la Notte nazionale del liceo classico. I contributi degli studenti e delle studentesse del Forteguerri

La bellezza è ovunque e quest’anno, in particolare, la bellezza risiede anche in qualcosa che negli ultimi due anni ai ragazzi e ai loro insegnanti era stato negato: lo stare finalmente insieme. È stata un bel successo la "Notte nazionale del liceo classico", evento che si è svolto in contemporanea in tutti i licei classici d’Italia per l’ottavo anno consecutivo la sera del 6 maggio e dunque anche al ‘nostro’ "Forteguerri" che ha dato il suo contributo all’evento nazionale ispirandosi per il tema della serata alla celebre frase di Dostoevskij "La bellezza salverà il mondo". La bellezza, infatti, è stata esplorata, dalle classi che hanno partecipato, in tutti gli ambiti, dalla musica, alla poesia, al teatro, in un susseguirsi di attività che hanno reso sia gli ospiti che i padroni di casa molto soddisfatti.

"È stata un’esplorazione intensa alla quale il mondo classico d’altronde contribuisce da sempre – ha commentato la professoressa Cristina Rabuzzi, responsabile dell’evento, nel resoconto realizzato da Chiara Bellia e Hajar Ouaid – e i ragazzi e le ragazze hanno dato testimonianza di come abbiano interiorizzato i valori della letteratura, della poesia, della storia, dell’arte, del teatro, insomma di tutto quello che è il patrimonio culturale che aiuta un giovane a crescere in maniera consapevole, portandolo ad andare oltre quella che è la visione nozionistica del sapere e favorendone l’appropriazione. La cultura diventa così parte di sè. E diventa un piacere".

Bellezza, continua Rabuzzi, è un concetto strettamente connesso a bontà: "E uno dei valori fondamentali della classicità è la bontà d’animo, che ci salverà perchè la cultura ci eleva spiritualmente, porta l’uomo a un arricchimento interiore. La bellezza ci rende uomini migliori e umani, come afferma lo spirito dell’humanitas. La bellezza ci solleva e la volontà di accoglierla ci salva dalle brutalità, come ci dicono gli studenti della VB". Dal teatro della Compagnia dell’Incanto, sotto la conduzione della professoressa Elisabetta Iozzelli, all’accurata realizzazione dei ragazzi della VA di un’aula immersiva nella quale gli spettatori hanno potuto ascoltare la recitazione di poesie di alcuni dei più famosi poeti italiani del Novecento.

C’è stata poi la messa in scena delle Eumenidi di Eschilo con l’accompagnamento al flauto traverso di Emma Longo, il focus a cura di Lorenzo Gaggini e Giacomo Tarli Barbieri (III B), ideatori e curatori del blog di divulgazione storica ‘Tempo di storia’, che hanno presentato un’interessante analisi del rapporto tra bellezza e potere nell’età di Augusto, il canto con l’esibizione della studentessa Federica Giorgi della VA. E poi conferenze, come quella dei ragazzi della VB sul tema dei rapporti tra letteratura e cinema, e i percorsi di approfondimento realizzati dalle classi del ginnasio, IB e IIA, sui temi "La bellezza come misura" e su quello della bellezza applicata all’ambiente.

l.m.