"Il pediatra arriverà, ancora 3 mesi di vuoto"

Il direttore della Società della salute Daniele Mannelli spiega come si è arrivati a questo impasse e come sarà possibile superarlo

L’appello dei genitori dei bambini della Montagna Pistoiese che sono rimasti senza pediatra è legittimo. La soluzione ci sarà, ma non subito. Nel frattempo ci saranno tre mesi di vuoto, come hanno detto gli stessi genitori, che potranno essere coperti soltanto da un gesto di buona volontà, in attesa che ogni tassello burocratico vada al suo posto. La situazione nel dettaglio oggi ce la spiega il dottor Daniele Mannelli, direttore della Società della salute pistoiese.

"La pediatria di famiglia, è assicurata dalla convenzione dell’azienda sanitaria con i liberi professionisti, che vengono assegnati sulla base dei residenti. Qui – rileva Mannelli – si parla dei bambini da zero a 6 anni, visto che oltre i 6 anni possono essere assegnati anche ai medidici di medicina generale".

In Montagna, fino all’estate scorsa, l’ambito ha compreso Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio. "Questo perchè la popolazione è bassa – spiega il direttore – e quindi è stato assegnato un solo pediatra, la dottoressa Perone, che ha poi ottenuto il trasferimento. Assisteva 473 bambini – è il dato di marzo 2021 – di questi 283 da zero a 6 anni, e questo è stato il nucleo per bandire il posto".

Il numero dei bimbi su cui si articolano le assegnazioni risulta quindi assai inferiore a quello riportato nella lettera dei genitori pubblicata dieci giorni fa e dove si parlava di oltre 800 bambini per la Montagna Pistoiese.

Ma, a parte questo, al bando non si è presentato nessuno, visto che, in questo caso, lo stipendio diventa un terzo del normale. "Era inutile quindi – osserva il dottor Mannelli – insistere con il bando. Così è stata messa in atto un’altra strategia: è stato deciso di unificare l’ambito con Pistoia, per poter avere pediatri e garantire ambulatori il più possibile vicino a casa. Ed è così che ora abbiamo la possibilità di scegliere i pediatri.

"Quindi a questo punto – ci spiega ancora il direttore – il conteggio prevede quei 283 bambini più le centinaia di Pistoia. Ed è a questo punto che è stato fatto il bando con l’esercizio d’obbligo per il territorio montano. E’ un avviso regionale straordinario che si è appena concluso per le zone carenti.

"Sono quindici posti in tutto e uno è per la Montagna. Sono state presentate 47 domande in tutta la Regione Toscana e la graduatoria sarà pubblicata a metà novembre. Entro la fine di novembre le persone verranno chiamate e sarà chiesto loro di compiere una scelta.

"Cinque pediatri – rileva Mannelli – hanno già scelto Pistoia e la Montagna Pistoiese, di questi cinque, tre professionisti hanno dato la disponibilità a tutte le tredici zone. Due medici su cinque hanno scelto tre ambiti e uno è la montagna Pistoiese. Siamo autorizzati a sperare – si augura il direttore della Società della salute pistoiese– . La risposta ci sarà alla fine del mese di novembre. Poi i medici avranno novanta giorni di tempo per prendere servizio".

Le premesse sono positive, ma si aprono questi tre mesi di vuoto a cui accennavano anche i genitori che si sono mobilitati nei giorni scorsi e che hanno come portavoce Carlotta Guerrini di Gavinana.

I genitori, lo ricordiamo, sono un gruppo base molto attivo di sette-otto persone che sono rappresentativi di tutte le famiglie della Montagna e si riuniranno nuovamente questo venerdì.

"In questi tre mesi – puntualizza il dottor Mannelli – i bambini potranno essere assistiti da pediatri che non hanno l’ambulatorio in montagna. Noi abbiamo inviato l’avviso semestrale a tutti i pediatri per chi vuole andare lassù. Sapremo poi se qualcuno aderirà. L’impegno sarà sempre quello del mercoledì pomeriggio al Piot dell’ospedale Pacini di San Marcello. Non ci sono altri strumenti. L’appello dei genitori – conclude il direttore – è legittimo, ma i compiti dell’accordo collettivo nazionale sono questi".

lucia agati