I platani di viale Matteotti saranno abbattuti Ma solo dopo aver escluso la presenza di nidi

Ieri il sopralluogo sul posto tra l’amministrazione comunale e gli esponenti delle associazioni animaliste nonché ambientaliste

di Patrizio Ceccarelli

L’abbattimento di venti platani (sui 108 presenti sul viale Matteotti), cominciato ieri come deciso dal Comune di Pistoia, dopo i controlli effettuati nei mesi scorsi che ne hanno certificato la pericolosità, sarà portato a termine, ma ogni singola pianta sarà prima attentamente ispezionata, per escludere la presenza di eventuali nidi di uccelli e nel caso il taglio sarà rinviato. È quanto concordato ieri mattina sul posto tra l’Amministrazione comunale (erano presenti il vicesindaco Anna Maria Celesti e l’assessore Alessio Bartolomei) e esponenti delle associazioni ambientaliste e animaliste, che nei giorni scorsi avevano segnalato il periodo poco adatto per compiere l’intervento, poiché è in corso la nidificazione di varie specie di uccelli presenti in zona.

"L’amministrazione – ha spiegato Rossella Ghelardini (Enpa – Protezione animali Pistoia) – non aveva preso in considerazione la tutela dei nidiacei e noi lo abbiamo segnalato con una comunicazione già da sabato". L’Enpa, insieme alle altre associazioni (Legambiente e Lipu, in particolare), ha quindi chiesto al Comune di fermarsi, e nel frattempo "capire come dare una risposta laddove potranno essere trovati dei nidi". Alla fine è stato raggiunto un compromesso, che permetterà al Comune di proseguire con l’abbattimento degli alberi, ma non prima di aver verificato la presenza o meno di nidi. "Effettivamente i gruppi ambientalisti – ha spiegato a fine incontro l’assessore Bartolomei – ci hanno richiamato su un aspetto che in fase di valutazione tecnica era stato un po’ trascurato, cioè la questione del periodo, della stagione e quindi della nidificazione, che è chiaramente ipotetica, perché nessuno ad oggi ha verificato se sui 20 alberi che dobbiamo togliere, perché classificati in classe D, quindi pericolosissimi, ci sono o non ci sono i nidi".

"Però – prosegue l’assessore Bartolomei – è opportuno e doveroso, e lo abbiamo concordato con le associazioni ambientaliste, che prima di effettuare il taglio si faccia una verifica attenta sull’eventuale presenza di nidi attivi, con piccoli o con uova, e in quel caso sospendiamo il taglio di quella pianta di alcuni giorni, per valutare la migliore soluzione: lo spostamento del nido su una pianta vicina, se questo è possibile, oppure la consegna a un centro specializzato, come ce ne sono alcuni anche qui nei dintorni, per esempio a Prato e nel Mugello".

"Insieme alle associazioni ambientaliste – conclude Bartolomei – abbiamo anche concordato un percorso per il futuro di maggiore relazione tra di noi, presentando preventivamente tutti i piani, che sono tantissimi, che l’Amministrazione ha per la sostituzione delle piante, e valutarli insieme per poi potere andare rapidamente alla loro esecuzione, avendo valutato gli aspetti da tutti i punti di vista".