Giuseppe Marino, group coo di Hitachi Rail
Pistoia, 21 settembre 2018 - Il modellino è sistemato in una stanza al piano rialzato dello stand. La collocazione fa capire che si tratta di un progetto importante, da custodire in modo accurato come succede con le ultime innovazioni tecnologiche. Il tram rivoluzionario di Hitachi è stato il co-protagonista della fiera Innotrans di Berlino, il più importante appuntamento del settore ferroviario al mondo, insieme al treno Rock per il trasporto regionale, presentato martedì. Il treno, a sua volta un netto passo in avanti per il trasporto su ferro, è stato la base da cui gli ingegneri sono partiti per realizzare il tram, un progetto sviluppato anche a Pistoia e ormai in fase molto avanzata, come spiega Giuseppe Marino, Group Coo di Hitachi Rail.
Perché questo tram è diverso dagli altri?
«Perché è concepito per avere il minimo impatto nelle città. Ha una sagoma molto leggera, è costruito con materiali di ultima generazione, ha ampie vetrature ed elimina il problema della catenaria viaggiando a batteria. Inoltre ha una rumorosità ridotta».
Quindi può circolare nei centri storici senza fili e senza rumore?
«Può attraversare tranquillamente i centri storici delle città italiane preservandone la bellezza ed il valore storico e artistico grazie ad una batteria di nuova generazione che garantisce la massima sicurezza ed una durata molto maggiore del passato. Non avendo fili il tram valorizza anche la bellezza delle zone che attraversa, diciamo che è un bel connubio tra alta tecnologia e tradizione storica».
Che ruolo ha avuto Pistoia nello sviluppo del progetto e quale avrà nella produzione?
«La progettazione è stata fatta anche a Pistoia e in futuro non vedo perché non dovremmo produrre il tram anche in via Ciliegiole. Le nostre fabbriche sono flessibli e le prospettive di quella pistoiese sono molto interessanti».
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