"Hitachi assuma i lavoratori dell’incentrato"

La Fiom Cgil ieri è tornata all’attacco per chiedere "tutele" per i dipendenti delle ditte esterne che operano nello stabilimento

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Svolgono lo stesso lavoro dei dipendenti Hitachi all’interno dello stabilimento di Pistoia dove si producono i treni che poi vengono inviati per tutto il mondo, ma non hanno gli stessi diritti e soprattutto percepiscono uno stipendio nettamente inferiore di quello dei loro colleghi assunti dall’azienda principale. Sono i circa 500 lavoratori dell’incentrato (dipendenti di aziende dell’indotto che lavorano nello stabilimento Hitachi) e che costituiscono circa la metà della forza lavoro all’interno della fabbrica. Per loro la Fiom Cgil chiede stesso trattamento economico e soprattutto stessi diritti dei loro colleghi assunti dal gruppo nipponico.

"Sono richieste che abbiamo presentato da tempo – afferma Daniele Calosi, segretario Fiom Cgil di Firenze Prato Pistoia –, purtroppo l’azienda Hitachi si sta sottraendo a qualsiasi ipotesi di confronto per iniziare a valutare insieme a noi la possibilità di re-internalizzare una parte di queste attività, favorendo poi, allo stesso tempo, l’assunzione dei lavoratori che svolgono esattamente le stesse mansioni dei lavoratori alle dipendenze dirette di Hitachi. Lo stabilimento di Pistoia – prosegue Calosi – utilizza molto l’attività delle ditte esterne dentro la fabbrica, questi lavoratori fanno esattamente lo stesso lavoro dei dipendenti Hitachi, con meno diritti contrattuali e retribuzioni più basse". "Per fare un esempio - evidenzia Gianluca Zanetti, delegato Rsu Fiom Hitachi – i lavoratori Hitachi prendono ogni anno un premio di produzione importante, superiore a 3.000 euro, che le aziende dell’incentrato per la maggior parte non hanno".

Da qui la nuova richiesta all’azienda di un’apertura della trattativa, "per stabilire – afferma Calosi – quali di queste attività possono essere re-internalizzate, e dunque provvedere pe anche all’assunzione di questi lavoratori alle dirette dipendenze di Hitachi". Calosi ha parlato al termine dell’assemblea dei lavoratori dell’incentrato, che si è svolta svolta all’esterno della fabbrica, nei locali del Cral Hitachi. "Siamo stati costretti a fare l’assemblea fuori dallo stabilimento – riprende Calosi – perché l’azienda Hitachi nega la possibilità ai lavoratori dell’incentrato di riunirsi in assemblea dentro la fabbrica, non essendo dipendenti di Hitachi e questo è un po’ paradossale, perché lavorano dentro Hitachi, ma non hanno diritto ad usufruire dei locali per assemblea. L’assemblea è stata molto partecipata ed è emersa la volontà dei lavoratori di perseguire questo obiettivo che ci siamo dati come Fiom di Firenze Prato e Pistoia, tenendo conto che questa è una delle più importanti aziende della Toscana, e per noi – conclude Calosi – diventa strategica la possibilità di sfondare su questo terreno, ossia che chi lavora sotto lo stesso tetto deve avere gli stessi diritti".

Patrizio Ceccarelli