Dal classico al pop con lo Janoska Ensemble

Divertenti e raffinati domani sera al Bolognini proporranno "The Big B’s" ovvero Bach, Beethoven, Brahms, Bartòk e Brubeck .

Un’inversione di tendenza? Una deviazione dai classici sentieri della musica da camera? Sì, ma con abilità ed estro. I nomi sono quelli di sempre, ma cambiano i modi di interpretarli. Domani, sabato 9 marzo (ore 20.30) la Stagione da Camera dei Teatri di Pistoia si sposta al Piccolo Teatro Bolognini per una serata assolutamente fuori dall’ordinario, che si annuncia tanto divertente quanto raffinata. Lo Janoska Ensemble è composto da tre fratelli di Bratislava: Ondrej e Roman ai violini, František al pianoforte e il loro cognato Julius Darvas al contrabbasso, che imbracciano gli strumenti per dare forma a una sintesi creativa tra classica, jazz, sonorità latine e tzigane con un pizzico di pop. Bach, Beethoven e Brahms erano abili improvvisatori come pure, in tempi più recenti, Bartók e Brubeck. Da qui il titolo del programma "The Big B’s": brani di grandi compositori nonché maestri nell’improvvisazione, i cui cognomi iniziano tutti con la seconda lettera dell’alfabeto.

Oggi si parla spesso di contaminazioni, crossover, fusion per indicare incroci musicali attraverso cui brani appartenenti a un determinato genere, a esempio la musica classica, ottengono grande popolarità in un pubblico che normalmente ascolta altro. Forti di una solida formazione accademica, di decenni di pratica strumentale, di un altissimo livello tecnico unito a una perfetta padronanza dell’arte dell’improvvisazione, questi talentuosi strumentisti hanno saputo creare un linguaggio e uno stile del tutto nuovi, cui si aggiunge un elemento fondamentale: la passione.

Questo in sintesi lo spirito dello "stile Janoska", che ha permesso al gruppo di imporsi sulla scena internazionale. Sin dall’album d’esordio, "Janoska Style", inciso per Deutsche Grammophon e disco d’oro nel 2016 a poche settimane dall’uscita, il quartetto ha dimostrato di avere le idee ben chiare: concerti in quattro continenti, progetti sempre nuovi e collaborazioni con prestigiose orchestre.

"La nostra musica deve commuovere: questa per noi è la cosa più importante", dice František Janoska, ingegnoso arrangiatore che al pianoforte padroneggia alla perfezione qualsiasi stile. Con le sue esplosive improvvisazioni jazzistiche al violino, che a volte suona come una chitarra, Roman non è da meno; il più giovane dei tre fratelli aggiunge: "Ognuno di noi ha le proprie preferenze musicali, che rispettiamo concedendo spazio a tutti. Così i nostri pezzi diventano creazioni congiunte". Ondrej spiega che il loro magistero nasce in famiglia: "Fin da quando eravamo piccoli, suoniamo tutti i giorni e preferibilmente insieme. Siamo così legati che spesso intuiamo ciò che l’altro sta per suonare". Julius Darvas, infine, svela l’intento del gruppo: "Vogliamo restituire alla musica classica l’arte dell’improvvisazione che è andata persa, ma che in epoca barocca era una pratica comune per ogni musicista". Info: Biglietteria del Manzoni 0573.991609; 27112, online su: www.teatridipistoia.it

Chiara Caselli