Dagli studi altri Caduti della Grande Guerra

Il Nastro Azzurro ha consegnato all’amministrazione comunale una ricerca sui pesciatini morti nel primo conflitto mondiale

Le ricerche del Nastro Azzurro fanno emergere tanti caduti pesciatini non conosciuti della Prima Guerra Mondiale.

Da anni prosegue la meritoria attività dell’Istituto del Nastro Azzurro e in particolare della sua delegazione provinciale, che ha incontrato in questi giorni il sindaco facente funzioni di Pescia Guja Guidi.

La collaborazione con il comune pesciatino va avanti da diverso tempo e in questa ottica il presidente Stefano Bernini, la dama azzurra Antonella Venturini e il socio Filippo Lanzarini hanno illustrato a Guidi l’attività di ricerca che ha permesso all’associazione di dare alle stampe una pubblicazione che raccoglie il secondo aggiornamento dell’elenco dei caduti pesciatini della prima guerra mondiale 15-18, che è stata donata al sindaco facente funzioni.

"E’ molto importante – ha dichiarato durante l’incontro il presidente dell’associazione Stefano Bernini – fare un’opera di ricerca e studio su coloro che hanno donato la propria vita per il nostro paese, ricordando i pesciatini che sono caduti in terre lontane durante quei tragici giorni, per non dimenticare. Questa pubblicazione e’ il primo passo del percorso storico che stiamo affrontando insieme al comune di Pescia e grazie alla capacità del nostro socio Marco Paolini e che continuerà anche in futuri progetti. Ringrazio Guja Guidi per la collaborazione".

"A mia volta ringrazio l’associazione Nastro Azzurro e la sua attivissima sezione pistoiese per i grandi risultati ottenuti – ha detto il sindaco facente funzioni Guja Guidi – . Ci lega al Nastro Azzurro la condivisione di valori importanti come il ricordo di chi ha perso la vita per la patria e i valori storici ad essi collegati, che vogliamo certamente valorizzare. Il prossimo passaggio sarà quello di compilare una lista definitiva dei decorati pesciatini al Valor Militare, che per noi sarebbe impossibile da sviluppare senza competenza e capacità della struttura del Nastro Azzurro".

Insomma un lavoro storico prezioso che ha portato alla luce il nome di tanti caduti, fin qui ignorati dalla storia.