"Comune, niente dissesto Ma subito delle correzioni"

La deliberazione della Corte dei conti: accertato disavanzo di 3,8 milioni

La Corte dei Conti salva il Comune dall’avvio della procedura che avrebbe potuto portare alla dichiarazione di dissesto e allo scioglimento del consiglio. Nella deliberazione emessa il 16 luglio scorso, l’organismo guidato dalla presidente Cristina Zuccheretti, ha usato termini che non lasciano dubbi sulla condizione difficile in cui versava in quel momento l’amministrazione di Pescia. La Corte dei Conti "ha accertato un disavanzo ordinario pari a tre milioni e 878.174,02 aggiornato al 2016, la mancata realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano di riequilibrio finanziario al 31 dicembre 2016 e un grave squilibrio di cassa". La magistratura ha disposto "che l’ente adotti subito le misure correttive idonee a finanziare la quota di disavanzo ordinario accertato al termine del 2016 per un ammontare di due milioni 158mila 112,12 euro". La Corte dei Conti ha ordinato al Comune di Pescia "di finanziare la citazione di disavanzo ricomprese nel piano di riequilibrio, secondo la scansione temporale programmata e attraverso la realizzazione delle risorse in esso indicate". La giunta del sindaco Oreste Giurlani doveva "ripristinare gli equilibri di cassa, segnalare correttamente i dati di rendiconto attraverso l’assunzione di un’apposita deliberazione consiliare, tenendo conto non solo della corretta determinazione del risultato, ma anche dei necessari aggiustamenti dei bilanci degli esercizi successivi". Il 3 novembre scorso, la sezione di controllo della Corte dei Conti della Toscana ha accertato "il mancato rispetto degli obiettivi intermedi del piano di riequilibrio pluriennale, relativamente agli anni dal 2015 al 2019" A questa situazione si aggiungono, "la sussistenza di una massa passiva residua da finanziare, al 31 dicembre 2019, per un ammontare di quattro milioni e 311.382,10 euro, e uno squilibrio di cassa, sempre al 31 dicembre 2019, per due milioni e 841.252,98 euro". L’istruttoria della Corte dei Conti si è chiusa con la proposta di valutare l’attivazione dell’avvio della procedura di dissesto del Comune. La magistratura, però, ha deciso di non portare avanti questa scelta per due motivi. Il primo è costituito dalle scelte che l’amministrazione intende portare avanti nel primo semestre 2021, nell’ottica dei superiori interessi della tenuta del bilancio pubblico. Il secondo è rappresentato dalla situazione straordinaria causata dal Covid-19. che, grazie al Decreto agosto, consente agli enti locali che hanno approvato un piano di riequilibrio finanziario di posticipare i termini assegnati dalla magistratura contabile. La prossima verifica dello stato di attuazione del piano è rinviata in data successiva al 30 giugno 2021.

Daniele Bernardini