Inquinamento dei pozzi, esposto in procura

Legambiente all'attacco sull'inquinamento delle fonti di acqua e l'incidenza di tumori nella via dove sono avevnute nove morti in pochi anni

Antonio Sessa, presidente di Legambiente Pistoia

Antonio Sessa, presidente di Legambiente Pistoia

Pistoia, 19 ottobre - Legambiente Pistoia ha annunciato un esposto contro ignoti in Procura per far luce «sull'inquinamento dei pozzi a Casalguidi, nel comune di Serravalle Pistoiese  e sull'incidenza di tumori rari nella zona». «C'è un picco di tumori, sarcomi rari, tanto che in un'unica strada in poco tempo sono morte nove persone - afferma il presidente di Legambiente Pistoia, Antonio Sessa -. Partendo da questo, abbiamo ritenuto necessario per prima cosa scrivere una lettera al sindaco di Serravalle per capire quali accorgimenti sono stati presi in questo periodo, e poi presentare un esposto alla procura. La cosa più grave è che sembra che l'inquinamento dei pozzi perseveri da almeno 10 anni: ci domandiamo come mai, la cosa è venuta fuori solo adesso». L'esposto, spiega l'avvocato Tamara Corazza Shirley, legale di Legambiente - sarà depositato lunedì mattina, «chiedendo alla magistratura di indagare in ordine a quello che è risultato essere da dati certi un inquinamento, addirittura parlerei di avvelenamento, dei pozzi privati della zona di via del Redolone in località Casalguidi. L'esposto - prosegue l'avvocato - trova fondamento in più relazioni dell'Arpat, che hanno rilevato un inquinamento di cloruro di vinile e di cloro-etilene. Sono sostanze che la scienza ha già dimostrato essere assolutamente e altamente pericolose per la salute, sia delle persone, ma anche dell'ambiente e di tutto l'ecosistema, quindi della fauna e della flora locale. Credo si possa parlare di disastro ambientale in questo caso».