Chiude il ponte sull'Ombrone: caos traffico a Capostrada/VIDEO

Nonostante i giorni dell'emergenza e le strade più "scariche", il problema è esploso comunque alle porte della città creando non pochi disagi alla circolazione

Caos a Capostrada per la chiusura del ponte di Gello (Acerboni/FotoCastellani)

Caos a Capostrada per la chiusura del ponte di Gello (Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 16 aprile 2020 - "È tornata ad essere la camionabile", ha esclamato un commerciante di Capostrada mentre un po’ sconcertato guardava il caos all’incrocio. Dopo la chiusura nella serata di mercoledì del ponte sull’Ombrone in prossimità dello svincolo della superstrada, nella mattina di oggi, è entrato nel vivo il cambio di viabilità a nord della città. I viaggiatori adesso sono tutti costretti a confluire a Capostrada sia chi proviene dalla montagna e sia chi deve raggiungerla. In uscita da Pistoia tramite via Dalmazia, viale Adua, e superstrada, l’obbligo è imboccare la vecchia via Modenese, direzione San Felice, per poi riprendere la statale una volta a Ponte Calcaiola. L’attuazione del piano prevedeva proprio lì la presenza di un semaforo e di un restringimento di carreggiata che regolasse il traffico sul ponte a senso unico alternato. Purtroppo viste le criticità emerse all’altezza della strettoia in via Modenese il semaforo è stato spostato in quella zona, con conseguente congestionamento dell’incrocio di Capostrada.

Svolgere dei lavori necessari è obbligo per la nostra sicurezza e attuarli di questi tempi potrebbe far pensare a minori disagi ma tant’è che, nonostante le attuali restrizioni sugli spostamenti, molta gente che per esigenze si è trovata nella zona ha lamentato ritardi che vanno dai venti ai quaranta minuti rispetto alla normalità. Sull’ora di pranzo è stato uno dei momenti di maggiore caos. Auto in fila ovunque, bus rallentati e autotrasportatori in difficoltà, alcuni per l’ingombro in manovra dato dalla grandezza loro mezzi ed altri che, provenienti da via Bolognese, sono stati costretti ad allungarsi fino al primo distributore di viale adua per poi tornare indietro verso San Felice, ritrovandosi nuovamente incolonnati. E pure a nord le cose non andavano meglio, con centinaia di metri di fila in prossimità del semaforo, e momenti di incertezze e pericoli negli scambi dei veicoli sul Ponte Calcaiola, senza semaforo e con la carreggiata ristretta.

Anche dalla parte dei commercianti non sono mancati i disagi, che vanno ad unirsi a quelli ormai conosciuti di questo particolare momento. Nei dintorni dell’incrocio di Capostrada le attività si sono svegliate immerse nel traffico e private dei pochi parcheggi a disposizione, eliminati per cercare di far defluire meglio i veicoli. Situazione diversa per Porrettana Gomme, che si trova nel punto a senso unico alternato. Il problema maggiore è dato dai tempi di percorrenza allungati che compromettono le tabelle di marcia di camionisti e corrieri che si devono recare presso di loro, e oltretutto in questo periodo dove per legge è previsto il cambio stagionale dei pneumatici, l’aumento del traffico potrebbe incrementare i disagi.

“Come tutti ripongo speranza che la gente rispetti le norme, ed esca di casa il meno possibile per evitare anche questi problemi di traffico”, afferma Pablo Biagioli del Bar Gello. Il locale è chiuso al pubblico ma effettua la consegna delle sue pizze a domicilio in orario serale. “Certo la concomitanza di più lavori stradali in una zona e conseguenti chiusure non aiutano, ma ritengo giusto e corretto mettere in sicurezza le strade” ha concluso Pablo. Serena Biondi è la titolare del Podere Monaverde e ha constatato un calo dei suoi clienti. Il suo negozio è normalmente aperto ma si trova in un punto particolare: poco dopo i cartelli che indicano la deviazione di traffico all’incrocio tra via Modenese e Ponte Calcaiola. “Avremmo preferito essere avvertiti per tempo di questa situazione, per poter così comunicarla alla nostra clientela” ha spiegato Serena, “e senza una segnaletica che indichi diversamente, dei clienti possono pensare che siamo chiusi, trovandosi davanti i cartelli della deviazione”.

“Alcuni corrieri ci hanno segnalato anche la mancanza di cartellonistica preventiva che illustri il percorso alternativo, chi conosce la zona non ha problemi, ma chi viene da fuori si trova un po’ disorientato” ha concluso la titolare del Podere. Certo una situazione obbligata per il buon mantenimento delle infrastrutture, ma di non facile gestione già adesso che sono sempre in vigore le norme per gli spostamenti. Il timore per molti va a quando, se avvenisse durante il periodo di presenza dei lavori, potranno essere concesse più riaperture e spostamenti. Non è positivamente immaginabile come potrà funzionare la viabilità con le premesse del momento.