Calamecca in festa per il restauro della chiesa

Il presidente della Pro Loco, Andrea Maggiani: "Grazie alla Fondazione Caript, al vescovo Tardelli e alla Diocesi di Pistoia"

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C’è grande fermento a Calamecca, soprattutto all’interno della Pro Loco e in ogni ambito paesano, dopo la notizia dell’arrivo dei 240mila euro dal bando indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, i cui risultati sono stati svelati in questi giorni. La cifra corrisponde a metà dei finanziamenti necessari alle opere di consolidamento della piccola, splendida chiesa, chiusa al culto da tempo. Un passo importante per il restauro dell’antica pieve di San Miniato, da anni interdetta a causa di gravi carenze infrastrutturali, e che avrebbe bisogno di un profondo restyling.

"Vogliamo dire grazie alla Diocesi di Pistoia e al vescovo Fausto Tardelli per averci creduto, per aver ascoltato la richiesta di aiuto di questa nostra piccola comunità – commenta il presidente della Pro Loco, Andrea Maggiani –. E grazie alla Fondazione Caript, che da sempre rivolge le sue attenzioni anche alla montagna e alla Val di Forfora, come è successo in passato con la Casa Comunale a Crespole, la sala polifunzionale e il campo sportivo a Calamecca, ma anche nei confronti dellla stessa chiesa nel 2001. A questo punto siamo fiduciosi che i lavori possano cominciare nel più breve tempo possibile.

"L’edificio – spiega ancora Maggiani – ha, infatti, dei grossi problemi per rischio di cedimento strutturale, ci sono vistose e pericolose crepe, e non c’è più tempo da perdere: un terremoto o una nevicata potrebbero comprometterne la struttura definitivamente e per noi tutti sarebbe una perdita non quantificabile sia sotto l’aspetto religioso che storico-artistico".

Va ricordato che il progetto di restauro, curato dall’architetto Lorenzo Niccoli, è già stato approvato dalla Soprintendenza nel 2013 per un costo complessivo di ben 800mila euro, ma intanto questa prima trance servirà per permettere ai fedeli di tornare a partecipare alla messa. "Calamecca tutta si ingegna – prosegue Maggiani – avendo già raccolto altri 20mila euro da varie campagne ed è in corso il censimento de “I Luoghi del Cuore“ del Fai (Fondo per l’ambiente italiano) con l’obiettivo di arrivare a cinquemila firme. Confidiamo, inoltre, che altri contributi come quelli previsti dal bando della Cei, al quale la Diocesi ha partecipato, il Pnrr e l’Art Bonus possano essere viatico per nuove somme da intercettare: l’impresa è ardua – conclude il presidente Maggiani –, ma siamo fiduciosi, come lo siamo sempre stati".

Saverio Melegari