Spunta una bomba nel giardino della scuola

E’ stata ritrovata dagli operai che lavorano nel cantiere a Maresca. E’ della seconda guerra mondiale: rimossa dagli artificieri

Gli artificieri arrivati da Piacenza hanno rimosso l’ordigno facendolo brillare

Gli artificieri arrivati da Piacenza hanno rimosso l’ordigno facendolo brillare

Pistoia, 18 giugno 2021 -  Non c’è pace per la scuola di Maresca: nei giorni scorsi è stata rinvenuta una bomba "in letargo" da poco meno di 80 anni davanti all’ingresso del cantiere che interessa, già dal dicembre 2019, la scuola elementare del paese. L’ordigno, del peso di 20 libbre, oltre 9 chilogrammi lungo circa mezzo metro, si trovava in sostanza all’interno del giardino della scuola a pochi metri dall’ingresso ed è venuto alla luce durante i lavori di scavo legati alla messa a norma antisismica dell’edificio che ospita le scuole, sia materna che elementare, costruito negli anni del dopoguerra. Si tratta con ogni probabilità di una delle bombe sganciate dall’aviazione americana nel corso dei bombardamenti del settembre 1944 e che distrussero gran parte del borgo provocando oltre una ventina di vittime. Nel paese c’era un comando tedesco che con ogni probabilità dette origine al bombardamento. Le possibilità che l’ordigno esploda, salvo sollecitazioni, non sono alte, almeno fino a che rimane sotto terra e nessuno lo colpisce può rimanere "in sonno" per l’eternità. Certo il pensiero che negli anni la terra che lo custodiva sia stata calpestata da migliaia di bambini fa impressione.  

Il fatto che il numero degli incidenti sia stato tutto sommato molto limitato non deve trarre in inganno, il numero delle bombe inesplose è talmente alto da consigliare grande attenzione. Se la bomba di Maresca fosse esplosa avrebbe avuto effetti devastanti in un arco di almeno un centinaio di metri a causa dell’onda d’urto e delle schegge generate dall’esplosione. La ruspa che ha disseppellito la bomba l’ha fortunatamente caricata sulla pala prendendola da un fianco: l’avesse colpita dalla parte della spoletta avrebbe potuto provocare l’innesco con conseguenze tragiche. In mattinata un team di artificieri dell’esercito proveniente dal 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza ha raggiunto la zona interessata dal ritrovamento - come riferito dalle forze dell’ordine - e dopo un attento esame ha constatato che si trattava di una bomba d’aereo da 20 libbre a frammentazione di fattura inglese, risalente al secondo conflitto mondiale. I militari dell’esercito, dopo aver messo in sicurezza l’ordigno, lo hanno rimosso e trasportato in un’area idonea per la distruzione. Dopo oltre settant’anni continuano a riaffiorare ordigni risalenti al confitto mondiale e quotidianamente gli specialisti dei Reggimenti Genio sono chiamati a neutralizzare una minaccia che ancor oggi, nonostante il trascorrere del tempo, rimane alta.

Andrea Nannini