Aziende escluse dai bandi post-Covid Niccolai (Pd): "Chiarezza sulle motiziazioni"

Esclusione delle aziende floricole che coltivano fiori in vaso dai bandi post-Covid e piani di sviluppo rurale: un’interrogazione in consiglio regionale per discutere due tematiche legate al mondo della floricoltura e del vivaismo. Le ha presentate il consigliere regionale Pd Marco Niccolai, membro della commissione agricoltura. La prima riguarda, appunto, l’esclusione delle aziende floricole che coltivano fiori in vaso, penalizzate a causa del lockdown, che sono state escluse dalla possibilità di accedere al bando di 2,6 milioni previsto per il settore che avevamo stanziato in consiglio regionale. "Voglio capire le motivazioni che hanno portato a questa esclusione, per fare in modo che nessuna componente del settore floricolo sia lasciata sola", dice Niccolai. Il secondo punto riguarda il piano di sviluppo rurale, che ha dotazione per centinaia di milioni di euro, lo strumento per dare un segnale forte e immediato alla nostra agricoltura e al vivaismo. "In questo senso – spiega Niccolai – il consiglio regionale ha chiesto alla giunta di revisionare il programma di sviluppo rurale 2014-2020 utilizzando le risorse residue per sostenere i settori maggiormente in affanno, nonché l’apertura di una fase di concertazione con le associazioni agricole affinché gli anticipi della programmazione 2021 – 2027 per gli anni 2020 e 2021 siano orientati a misure tese a sostenere investimenti del comparto agricolo per far fronte all’emergenza".