
Apre il "Museo della maglieria". L’azienda Beby nelle generazioni
Circa un secolo di storia cristallizzata nel "Piccolo museo della maglieria Aldo e Marcella Cangioli" allestito al Maglificio Beby. Lunedì 3, alle 15, inaugurazione con open day aziendale. E’ un sogno coltivato per anni dagli attuali titolari, Fausto Reali Vannucci e la moglie Stefania Nerozzi, finalmente diventato realtà. Stefania e Fausto stanno portando avanti non solo una lunga tradizione di famiglia nella maglieria, ma vogliono fermare la memoria di un settore che ha dato grande impulso al territorio. Una volontà che trova le radici nella loro formazione e passione per la storia: lui laureato in scienze politiche con tesi sulla storia contemporanea, lei ex insegnante di lettere che ha deciso di affiancare il marito nell’attività di famiglia. Il Maglificio Beby venne fondato nel 1952 da Aldo Cangioli e Marcella Nardi, ma la storia risale agli anni Trenta, quando a iniziare l’attività di maglieria (con macchina a mano) fu Maria, la madre di Marcella. Poi ha proseguito Maria Claudia Cangioli, figlia di Aldo e Marcella e c’è anche una curiosità sul nome dato all’azienda. Maria Claudia durante la seconda guerra mondiale era una bambina, i soldati americani la chiamavano "Beby" e questo fu il nome che Aldo e Marcella scelsero per la loro azienda. La stessa filosofia aziendale, pur con le indispensabili innovazioni, è portata avanti da Fausto e Stefania.
"Dal 1952 – spiega Stefania – l’azienda ha mantenuto la stessa ragione sociale, lo stesso nome e la stessa sede e non ha mai delocalizzato la produzione, che è tutta Made in Italy. E’ già pronta la quinta generazione con i nostri figli Alessandro e Maria Giulia". Lunedì sarà un pomeriggio di grandissime emozioni: in funzione l’altoparlante dal quale Aldo chiamava i suoi dipendenti, un video del 2013 con testimonianze di dipendenti e titolari, non solo sulla storia della ditta e le tecniche di lavorazione, ma sul rapporto umano tra i titolari e i dipendenti e tra i colleghi. Nel "Piccolo museo" ci sono vecchi testi sulla maglieria e documenti, macchine degli anni ’50 e ’60, altre di circa un secolo fa, alle quali lavorava la "nonna Maria", una camiciola da donna che fu tra i primi capi realizzati dal Maglificio Beby: iniziò con la produzione di camiciole, canottiere e mutande di lana da uomo. Oggi è specializzato nella produzione di alta qualità in cashmere. Anche in ditta convivono macchinari di moderna tecnologia e macchinari storici ancora funzionanti. E la sirena continua a scandire la fine del turno di lavoro.
Piera Salvi