"Calunnie ai colleghi in un clima di terrore": vigili urbani, l'arresto della comandante

Terremoto in provincia di Pistoia, al comando di Agliana: ai domiciliari anche una agente

Militari portano via documenti dal Comune. Nel riquadro la comandante (FotoCastellani)

Militari portano via documenti dal Comune. Nel riquadro la comandante (FotoCastellani)

Agliana (Pistoia), 9 novembre 2021 - Quello che la procura ricostruisce nelle ipotesi di reato è un clima di vero e proprio terrore nei confronti dei colleghi. Atti persecutori, falso ideologico, calunnia e rivelazione di segreti d'ufficio: sono queste le accuse nei confronti della comandante dei vigili urbani di Agliana, Lara Turelli e dell'agente Claudia Vilucchi.

Le due avrebbero, secondo la procura, instaurato un clima pesantissimo al comando per modellare quest'ultimo a loro "immagine e somiglianza". Per questi loro scopi avrebbero anche prodotto una serie di esposti anonimi contro quelle persone che si frapponevano tra loro e il modo in cui volevano portare avanti la gestione del comando stesso. Turelli è anche accusata di furto aggravato, ovvero delle chiavi della vettura di una sua collega.

Il furto

L'inchiesta parte da una denuncia di furto presentata da un'agente della Municipale ai carabinieri. Proprio i carabinieri delle Stazioni di Quarrata e Montale hanno condotto le indagini insieme alla sezione di polizia giudiziaria dell'Arma. La denuncia fu presentata da una ex collega delle due indagate. La denuncia di furto riguardava le chiavi della sua auto, sottrattele dal suo armadietto presso la sede della Polizia municipale di Agliana dove la stessa prestava servizio in qualità di agente.

I dipendenti "non graditi"

Il furto avvenuto all'interno di un Comando di polizia a un agente in servizio fese insospettire i carabinieri, anche in considerazione che la vettura non era stata poi rubata, così come nulla al suo interno era stato sottratto. I militari iniziarono, quindi, alcuni accertamenti, tra i quali l'acquisizione di filmati, sentendo persone potenzialmente informate sui fatti, procedendo inoltre anche a riconvocare la denunciante per approfondire le circostanze del furto. E' qui che è emerso il clima di forte tensione nel comando, "determinato da comportamenti apertamente ostili assunti nei confronti di alcuni dipendenti non graditi, dicono i carabinieri.

L'agente

Gli episodi avrebbero visto un'escalation da quando al comando era giunta una nuova agente, Claudia Vilucchi, assunta nonostante fosse colpita da una sentenza passata in giudicato per il reato di calunnia e che fosse stata precedentemente licenziata da un'altro comando di Polizia municipale toscano proprio per aver omesso questa rilevante informazione ai fini dell'assunzione. In virtù dell'assenza dei requisiti previsti per l'assunzione, sarebbero stati stati prodotti documenti falsi finalizzati alla riconferma nel ruolo dell'agente.

Gli esposti anonimi

Sono emersi anche degli esposti anonimi che sarebbero stati prodotti da comandante e agente contro le persone che si frapponevano al loro progetto di "modellare il comando". Questi scritti minacciosi, in violazione del segreto d'ufficio, venivano inviati anche ad alcuni organi di stampa locale con "l'intento di accrescere il clima di pressione intorno alle vittime del loro disegno, additandole quali responsabili di abusi e reati".

I domiciliari

Le due indagate sono state quindi poste ai domiciliari in quanto, in virtù del ruolo e della funzione ricoperta, ritenute potenzialmente in grado di reiterare i reati e di alterare eventuali ulteriori elementi probatori. Contestualmente, gli uffici del comando della Polizia Municipale di Agliana sono stati sottoposti a perquisizione, con il sequestro di supporti informatici e documenti.

Il sindaco

«L'amministrazione è del tutto estranea ai fatti e quindi andiamo avanti. Certi dissidi all'interno della polizia municipale - dice il sindaco di Agliana Luca Benesperi - erano noti, certo è che arrivare a due provvedimenti di custodia cautelare, questo non me lo aspettavo». Il sindaco ha annunciato che nominerà subito un comandante facente funzioni «perché - spiega il primo cittadino - nei casi di restrizione della libertà personale è prevista la sospensione, quindi dovrò nominare un comandante facente funzione e poi dare adito a tutti gli atti del caso». Il sindaco spiega ancora che la notizia è stata appresa all'interno del Comune «con parecchio sconcerto. Nessuno se lo aspettava, chiaramente leggeremo bene le carte prima di dare giudizi affrettati».