Addio Alberto, storico barbiere

Il fondatore del negozio di via Roma si è spento all'età di 92 anni

Alberto Arcangeli

Alberto Arcangeli

San Marcello (Pistoia), 13 settembre 2019 – Alberto Arcangeli, lo storico barbiere di via Roma a San Marcello, si è spento mercoledì. Aveva 92 anni, oltre 65 dei quali trascorsi nella sua bottega, dove ha continuato ad andare tutti i giorni fino ad un mese fa. Dai suoi pettine e forbici sono passate almeno quattro generazioni di clienti. La sua scomparsa lascia un grande vuoto: “Albertino” (così lo chiamavano in paese), col suo negozio, oggi gestito dal figlio Simone, era un punto di riferimento.

Il suo modo di fare narrava una gentilezza d’altri tempi: a tutti i clienti che uscivano dal suo negozio, ad esempio, porgeva la giacca, aiutandoli ad indossarla. E ogni volta che dalla vetrata vedeva passare qualcuno che conosceva, lo salutava con gioia. Anche in fin di vita, si è premurato di mandare i saluti agli amici. Questo suo essere cortese, assieme alla forte dedizione al lavoro e la sensibilità verso il prossimo resteranno nel ricordo.

Alberto nacque nel 1927 a San Marcello, dove ha sempre vissuto, dal babbo Gino, che faceva il fornaio, e da Francesca. A 14 anni iniziò a lavorare come contadino. A 17 anni scappò di casa: salutò i genitori dicendo che sarebbe andato in piazza,  ma in realtà salì su un camion e partì per la guerra. Trascorse un anno al fronte, nel ricostituito esercito italiano divisione Legnano, contribuendo alla Liberazione dell’Italia: una cosa di cui andava orgoglioso e per la quale nel 2016 ricevette l’onorificenza al merito della Repubblica Italiana. Dopo aver lavorato per tre anni da un barbiere a Pistoia, nel 1952 aprì il negozio in via Roma e dall’86  lo affiancò il figlio Simone.

Il suo mestiere lo metteva anche a servizio di chi aveva bisogno: per 65 anni è sempre andato, ogni domenica mattina, all’ospedale e per 35 anni alla Rsa Villa Serena a fare i capelli agli anziani e a chi non poteva muoversi. E quando smise,  per l’età avanzata, andava comunque a trovare i malati. Forte il suo senso civico: tutte le mattine, prendeva la scopa e spazzava via Roma da cima a fondo. Per esprimergli riconoscenza, la contrada di Port’Arsa, qualche anno fa, gli regalò in modo simpatico una granata di faggina, durante la festa per i tanti anni di attività da barbiere.

Fino alla fine Alberto si è sentito barbiere: all’ultimo rinnovo di carta d’identità, pur già in età avanzata, volle che vi fosse riportata tale professione. Aveva una mente brillante e aperta alle novità, amava leggere e documentarsi. Anche il Comune lo premiò per la sua storica bottega. Vedovo di Valentina, Alberto lascia il figlio con la famiglia e il fratello. Il funerale si svolgerà oggi alle 14,30 nella chiesa di San Marcello.

Elisa Valentini