Tutta la tragedia del covid in una fotografia

Da lunedì alla San Giorgio. grazie ai Fotoamatori Pistoiesi, le 58 immagini che ritraggono gli operatori sanitari dell’ospedale di Cremona

La foto iconica di Elena Pagliarini

La foto iconica di Elena Pagliarini

Pistoia, 3 ottobre 2020 - Quella foto ha fatto il giro del mondo, perché in quell’immagine – che, eppure, manca di uno sguardo vero, vivo – ci sono tutta l’umanità, la sofferenza, l’inferno della guerra contro il covid. Al centro c’è lei, Elena Pagliarini, un’infermiera che esausta dal turno massacrante in atto si accascia un attimo. Riposa, se mai si possa riposare quando si è in una simile centrifuga, con la testa appoggiata sulla tastiera del computer. A scattarla è stata Francesca Mangiatordi, medico di pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Cremona, che a quella foto ha dato un nome, "Il riposo del giusto", che racchiude in sé tutto il senso della situazione. Ci sarà anche questa nella mostra "Visual Covid" allestita nelle vetrine della biblioteca San Giorgio pronta a inaugurare lunedì 5 ottobre (fino al 25 ottobre) e arrivata qui grazie alla volontà del Gruppo Fotoamatori Pistoiesi.

Cinquantotto foto in tutto che documentano un periodo storico eccezionale, scattate nel periodo marzo-aprile 2020 e che ritraggono gli operatori sanitari e il loro lavoro svolto all’ospedale di Cremona durante il periodo di maggior coinvolgimento dell’emergenza, con il patrocinio dell’Azienda sociosanitaria territoriale di Cremona.

Gli abbracci , le lacrime, gli applausi, la stanchezza così evidente da poterla quasi vedere davvero di coloro i quali hanno convissuto con il virus, con la sofferenza dei pazienti, nell’incapacità spesso di offrire risposte o sollievo. Sentimenti e sensazioni che già hanno trovato ampia descrizione nel documentario realizzato in quei mesi dalla regista americana Sasha Joelle Achilli, "Inside Italy’s Covid War", che ha trascorso giorni e settimane fianco a fianco di medici e infermieri proprio per raccontare la pandemia da dentro, proprio ponendo al centro della narrazione la dottoressa Mangiatordi.

«Sono le ore 8 del 17 marzo – racconta al video il medico –. Ho appena finito le mie dodici ore di turno. Cosa più mi ha colpito? Una signora che piangeva chiedendo quale sarebbe stata la sua fine. E con lei altre quindici persone ad attendere in un corridoio. Non c’è più dignità, si è perso qui e adesso il senso dell’umanità. Non so che senso abbia lavorare in questo modo. Le finalità del medico perdono completamente la loro funzione. Riesco solo a piangere… Non so come facciano i pazienti a restare nell’attesa, un’attesa che dura ore, in alcuni casi giorni, senza sapere quale sarà la loro fine. E tu che sei lì e una risposta non puoi dargliela".

«Si dice di una buona foto che è tale se riesce a stabilire una forte connessione con lo spirito del tempo – commenta il critico fotografico Giuseppe Ciccozzetti –, se in quell’immagine è contenuto il senso dei giorni che stiamo vivendo. Non accade spesso che una fotografia si installi nella cultura visiva fino a diventare patrimonio collettivo. La fotografia “Il riposo del giusto“ di Francesca Mangiatordi riesce a imporsi e smuove nell’osservatore quell’inevitabile livello di empatia che in questo periodo proviamo verso medici, infermieri, operatori sanitari e tutti coloro che oltrepassato il lim ite del dovere professionale sconfinano nell’abnegazione". La mostra è ad ingresso gratuito e sarà visitabile negli orari di apertura della biblioteca, nel rispetto delle norme anticontagio. La dottoressa Mangiatordi sarà ospite del Gruppo Fotoamatori Pistoiesi sabato 10 ottobre al circolo delle Fornaci per due conferenze, alle 10 e alle 18.30. Per informazioni 329.3973412, Marco Innocenti.