Un cammino analogo allo scorso anno E la salvezza è fatta

Nessuna bacchetta magica, ma la consapevolezza maturata nel corso delle precedenti annate di avere i concetti tattici adeguati a qualsiasi situazione di gioco e ambientale. Luca D’Angelo è stato (ri)accolto come il salvatore della patria, ma lui per primo è consapevole che soltanto con il duro lavoro quotidiano – ciò che ha sempre contraddistinto il suo operato sulla panchina nerazzurra – potrà risollevare la squadra dalla posizione deprimente che occupa attualmente in classifica e con essa il morale dei tifosi. A sostegno di ciò ci sono le statistiche, che restituiscono quasi sempre una fotografia veritiera e affidabile delle prestazioni di un organico. Se proviamo a esercitarci in un semplice calcolo aritmetico sulla base delle sei giornate già disputate "tarandole" sul rendimento tenuto dal Pisa nella passata stagione, ci possiamo rendere conto di come la missione alla quale è chiamato Luca D’Angelo sia certamente complicata, ma tutt’altro che impossibile. Nello scorso campionato, nel quale ci furono ben tre formazioni "materasso" e nessun vero schiacciasassi, la quota salvezza diretta si fissò sulla soglia dei 36 punti: Cosenza e Vicenza, protagonisti dei playout, chiusero infatti rispettivamente a quota 35 e 34. Il Pisa di D’Angelo raggranellò ben 16 punti nelle prime sei giornate che, se ponderati con i 2 raccolti da Maran, virtualmente diventano 14: se andiamo a sottrarli ai 67 finali totalizzati da Marin e compagni, rimangono 53 punti in 38 giornate. Un bottino ampiamente sufficiente a centrare con ragionevole semplicità quello che attualmente è diventato l’obiettivo primario: mantenere la categoria cercando di recuperare quante più posizioni possibili in classifica ed evitare anche gli spareggi.

La quota playoff, inoltre, un anno fa si piazzò a 58 punti (ottavo posto del Perugia), quindi appena cinque lunghezze in più rispetto a quelle che "virtualmente" potrebbe raggiungere il Pisa. Una volta messo in cassaforte il primo traguardo, quindi, i nerazzurri potrebbero avere la chance di allungare il passo e conquistare un obiettivo che, considerando le qualità individuali e collettive, resta ampiamente alla portata. Anche in questo caso ci vengono in soccorso i numeri: nella passata stagione, al termine dell’andata, l’Ascoli (con 6 sconfitte) era fuori dai playoff; in fondo al campionato chiuse al sesto posto.

M.A.