Rigori ed errori. I nerazzurri ora sono ultimi

A Bolzano la terza sconfitta di un gruppo che fa ancora fatica a chiamarsi squadra. Pisa rimontato con doppietta dal dischetto di Rover

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di Michele Bufalino

PISA

"Noi vogliamo gente che lotta". Sono i tifosi a indicare la via dopo la terza sconfitta in campionato del Pisa che è scivolato all’ultimo posto in classifica con un solo punto all’attivo e una prima vittoria che stenta ancora ad arrivare. E così proprio non va. Enorme passo indietro nel gioco e nelle idee da parte della squadra di Rolando Maran, con un possesso palla netto a favore, addirittura oltre il 73% nel primo tempo, ma sterile poiché fonte di un solo tiro in porta in 90 minuti. Meglio fanno invece gli avversari che di tiri nello specchio ne calciano sei, con un’efficacia maggiore. Il Pisa sfiora il gol dopo soli 40 secondi, ma Cissé ciabatta fuori un invito di Sibilli. I nerazzurri sembrano poter riuscire a dare una sterzata, ma la difesa continua a ballare e al 20’ è il Sud Tirol a passare, ma un fuorigioco di Odogwu, titolare al posto dell’ex Marconi, infortunatosi nel riscaldamento, salva la squadra di Maran. Al 23’ la rete del vantaggio è firmata da Ionita, il cui ultimo gol risaliva proprio contro il Pisa, con la maglia del Benevento, che raccoglie di testa un invito di Nagy e batte a rete.

Il Pisa però non riesce proprio a scardinare un compatto Sud Tirol. Prima un calcio di rigore causato da Rus con una evidente trattenuta permette a Rover di andare in gol, poi Marin colpisce una traversa, ma i nerazzurri spariscono dal campo dopo i primi 45’. Nella ripresa infatti il Pisa non si vede praticamente mai dalla trequarti in su, anche se resta attivo almeno fino a quando non scocca il 60’. Qui infatti un altro errore, stavolta di Morutan, che si gira e non vede un avversario arrivare da dietro, causa il secondo ed evidente calcio di rigore in favore dei padroni di casa. Inutile però piangere sul latte versato. Cinque rigori in quattro partite sono tanti, ma quelli contro il Sud Tirol sono entrambi netti. Dal dischetto ancora una volta Rover, mattatore della partita, non perdona, per la sua doppietta personale. A nulla servono i cambi. L’assalto del Pisa è tutto in un tiro dai 30 metri di De Vitis che termina fuori dallo stadio. Il Pisa è ultimo.

A mancare il carattere e l’anima, oltre a un gioco e a un gruppo che fa fatica a chiamarsi squadra. Tra immobilismo e una enorme fatica a trovare gli spazi il grave rischio è quello di finire in un circolo vizioso dal quale potrebbe essere molto complicato uscire, se non arriverà presto una vittoria. In questo momento i proclami di inizio stagione appaiono solo come una eco lontana e le attenuanti iniziano ad essere sempre meno. Il calendario metterà il Pisa di fronte prima alla capolista Reggina sabato prossimo, per uno straniante testacoda, poi toccherà alla trasferta di Venezia, con l’obiettivo di fare più punti possibili prima della sosta.