
Nella foto: esultanza M’Bala Nzola Foto Mosca
Piccoli, appena arrivati nel "mondo dei grandi", minuscoli a confronto con i giganti della Serie A. Ma l’equità nel trattamento e, soprattutto, la corretta applicazione del regolamento non dovrebbero mai mancare all’interno della partita. Quanto avvenuto nei novantasette minuti disputati lunedì sera al "Maradona" di Napoli, purtroppo, è andato totalmente contro a questa semplice considerazione, derubando di fatto il Pisa di un paio di rigori plateali. Ma riavvolgiamo il nastro della gara in terra partenopea e facciamo chiarezza.
Dopo dieci minuti dal fischio d’inizio Leris punta Spinazzola sul lato corto dell’area di rigore campana, scivola e – per ritrovare l’equilibrio e rialzarsi – poggia il braccio sinistro dietro di sé dandosi la spinta sul terreno di gioco. Il pallone gli rotola sulla mano e nel prosieguo dell’azione l’esterno nerazzurro viene atterrato da De Bruyne. Il Var richiama il signor Valerio Crezzini per visionare da vicino la dinamica: dopo un lungo conciliabolo con Paolo Mazzoleni, titolare dello strumento di assistenza e con un’esperienza ultradecennale ai massimi livelli, incredibilmente viene presa la decisione di punire con la punizione il tocco di mano del calciatore nerazzurro.
Screditando e invertendo quanto viene invece indicato dal regolamento: in caso di appoggio naturale del braccio o della mano con il terreno, senza aumento del volume del corpo, a patto che non sia esteso lateralmente o verticalmente, l’eventuale tocco con il pallone non può mai essere punito con il calcio di punizione. Una specifica molto importante che vale sia per i calciatori cosidetti "difendenti" nel regolamento, sia per gli attaccanti. Di conseguenza l’errore di valutazione e di interpretazione di Crezzini sul campo e di Mazzoleni al Var è clamoroso: il giudizio su questo episodio è stato unanime. A cominciare dal commentatore tecnico ed ex direttore di gara Luca Marelli, che sia durante la diretta della sfida sia dopo il triplice fischio ha sottolineato con forza l’abbaglio dei colleghi al "Maradona".
Anche Paolo Calvarese, attraverso la sua pagina Instagram "CalVar", ha sottolineato l’errore di Crezzini e Mazzoleni calcando molto la mano sullo stravolgimento del regolamento, etichettando l’episodio come di "semplice valutazione". La società nerazzurra, che si è affidata ai canali istituzionali per far sentire tutta la propria ira, è indispettita anche per l’episodio avvenuto esattamente un minuto prima del gol dell’1-0 dei padroni di casa. Akinsanmiro, lanciato in area di rigore da Bonfanti, entra in collisione con Di Lorenzo: la gamba sinistra del capitano azzurro falcia quella del calciatore pisano. Crezzini è posizionato perfettamente, ha la piena visuale dell’azione che, seppur rapida, è semplice da apprezzare in ogni dettaglio poiché di due giocatori non hanno nessuno attorno a loro. Il direttore di gara lascia proseguire il gioco e il Var, inspiegabilmente, non lo richiama al monitor. Il contatto, visto e rivisto più volte, è plateale. Pisa e il Pisa non chiedono favore: esigono semplicemente rispetto ed equità di trattamento.
M.A.
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