L’utile, il fondamentale e il talento L’identikit dei tre colpi in canna

L’utile, l’indispensabile e il talento. Ecco tre definizioni per i colpi in canna del Pisa: un tris di calciatori che cambia gli equilibri della rosa di Maran anche nell’immediato. Arturo Calabresi è senza dubbio l’"utile" del gruppo: ovvero il calciatore subito pronto e da lanciare nella mischia. Con il giovane lusitano Esteves ancora in ritardo di condizioni, un elemento di sicuro valore e affidamento per l’alta categoria è quanto serve anche se con il Cittadella non ci sarà in quanto squalificato per un turno. Calabresi in realtà è destinato ad essere molto di più di un comprimario potendo giostrare anche come centrale difensivo, in attesa – ad esempio – che si ristabilisca del tutto Caracciolo. Utile, anzi utilissimo da titolare e nelle rotazioni.

Ionita rischia di essere l’indispensabile. Il centrocampista vanta 214 presenze in serie A e un’esperienza internazionale che si declina in 63 gettoni di presenza con la maglia della Moldavia. Mezzala o un incontrista è dotato di forza fisica e corsa a cui abbina anche un discreto fiuto del gol (14 in serie A) e una buona capacità di inserimento negli spazi. Ricorda, in qualche misura, Mazzitelli il giocatore che Luca D’Angelo riteneva indispensabile. Forse Ionita è meno tecnico, ma è comunque molto simile.

L’elemento che però più affascina è il folletto Matteo Tramoni (foto). L’italo-francese è un giocatore sotto punta, un esterno sinistro forse addirittura una mezzala: sostanzialmente è perfetto in un 4-3-3 o 4-3-2-1. Astuto, tecnico, abile ancora giovane a Brescia ha saputo – da solo – cambiare più di una volta gli esiti della partita tanto da essere considerato un piccolo Griezmann. Un calciatore affascinante e imprevedibile di quelli che ti fanno amare il calcio. Proprio quanto ci vuole per lustrarsi gli occhi.

Saverio Bargagna