L’analisi. Pisa-batticuore: finali sofferti nel bene e nel male. Undici partite su 31 decise nel recupero

I precedenti: contro la Ternana è stato Moreo decisivo per l’1-0, vittoria esterna con gol al 90’ di Barbieri. .

Pisa-batticuore: finali sofferti nel bene e nel male. Undici partite su 31 decise nel recupero

Pisa-batticuore: finali sofferti nel bene e nel male. Undici partite su 31 decise nel recupero

Sconsigliato ai deboli di cuore. Se c’è una caratteristica rimasta immutata, nel bene e nel male, in tutta la stagione del Pisa Sporting Club, sono stati proprio i finali al cardiopalmo. Vittorie, sconfitte e pareggi, tutti maturati negli ultimi minuti dei match. In ben sei delle ultime sette partite tutte le sfide nerazzurre si sono risolte verso il 90’, ma il trend è andato avanti per tutto il campionato, con ben 11 partite su 31 decise solo nei minuti conclusivi, praticamente un terzo di tutto il torneo. Si comincia ovviamente dalla fine, dal 4-3 di Pasquetta che ha visto Matteo Tramoni mettere a segno la sua doppietta personale scaccia pensieri e scaccia paure, mandando in visibilio lo stadio per una delle più emozionanti partite degli ultimi anni.

Prima ancora è stato Pisa-Ternana 1-0, decisa dalla rete all’89’ messa a segno da Stefano Moreo, dopo una partita quasi impeccabile del numero 32, in ombra per larghi tratti del torneo. Andando ancora a ritroso la striscia, interrotta solo dal 3-1 di Como, maturato molto prima della fine, prosegue con la vittoria esterna di Cittadella (0-1) con gol al 90’ di Barbieri. Si passa poi al 2-2 di Canestrelli all’85’ che ha ripreso per i capelli il Modena quando ormai la gara sembrava decisa.

Questi ultimi risultati, tutti positivi, vanno a controbilanciare un inizio di stagione decisamente negativo. Se infatti nelle ultime partite il Pisa ha guadagnato una vittoria o un pareggio, nella prima parte del campionato invece era successo esattamente il contrario. Ben due volte infatti i nerazzurri sono caduti contro il Parma nei minuti finali. La prima in casa al 94’, con un gol di Colak, mentre la seconda, nel girone di ritorno, a Parma, con il pazzo 3-2 in cui Canestrelli aveva illuso pareggiando la partita al 92’, ma poi Del Prato aveva fissato il risultato al 95’. Per ben due volte il risultato è cambiato anche contro il Cosenza. All’andata, con la sconfitta maturata addirittura al 99’ con una rete segnata da Mazzocchi, per l’1-2 finale tra le mura amiche dell’Arena Garibaldi, ma anche l’1-1, unico risultato positivo di quella prima parte di campionato, arrivato grazie a un gol di Caracciolo al 96’. Seguono infine tre momenti negativi, quasi tutti con un unico comune denominatore, sempre con lo stesso errore difensivo che si è reiterato troppo spesso nel corso del torneo Cadetto del Pisa di Aquilani. La sconfitta contro il Venezia (1-2) decisa da un gol di Olivieri in acrobazia, a beffare la difesa nerazzurra al 92’, ma anche il pareggio di Akpa Chukwu all’85’ che ha portato il Bari a strappare un punto settembrino (1-1) contro il Pisa all’Arena Garibaldi. Infine il 2-0 di Strizzolo al 94’ contro il Modena, a risultato già acquisito, ma che spense ogni velleità dei ragazzi di Aquilani di cercare di riportare l’inerzia di quella sfida. Adesso però chiamatelo "Pisa batticuore".

Michele Bufalino

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