Ionita, Nagy e Marin provano a dar la scossa

NICOLAS 6: incassa due reti senza subire neppure un tiro su azione nello specchio della sua porta.

HERMANNSSON 5,5: troppo incerto in fase difensiva. Le cose migliori le fa vedere quando si avventura nella metà campo avversaria. (Dal 65’ Masucci 5,5: entra in campo quando ormai l’elettrocardiogramma della squadra è piatto).

RUS 5: l’errore sul primo rigore assegnato al SudTirol è da matita rossa. Si fa scherzare da Odogwu tatticamente e fisicamente. (Dall’82’ De Vitis sv).

BARBA 6: esordio senza infamia e senza lode. Dalle sue parti non arrivano pericoli.

BERUATTO 5: il miglior terzino sinistro della scorsa stagione per il momento è un lontanissimo parente. Confusionario in difesa, impreciso in appoggio alla manovra offensiva.

IONITA 6: è uno dei pochissimi che tenta fino all’ultimo secondo di scuotere i compagni dal torpore nel quale cadono nell’intervallo. Bello quanto inutile il primo sigillo con la nuova maglia. (Dall’82’ Tourè sv).

NAGY 6: molto più dentro al gioco rispetto alle precedenti uscite. Sforna un assist col contagiri per la rete che illude tutti.

MARIN 6: la linea mediana è l’unica che prova a risollevare le sorti di un pomeriggio stregato. Finisce il match da terzino destro.

SIBILLI 5: gira al largo della manovra ed esce dal campo senza aver combinato praticamente niente nella metà campo offensiva. (Dal 65’ Tramoni 5,5: il ragazzo ha l’argento vivo addosso ma al "Druso" predica nel deserto).

MORUTAN 5: partita dai due volti. Nel primo tempo illumina, nella ripresa si annoda nei suoi virtuosismi e provoca anche il rigore che decide la sfida.

CISSÈ 5,5: forse è ancora troppo acerbo per occupare da solo il ruolo di terminale offensivo. Però con un paio di strappi in progressione dimostra quanto può essere utile alla causa. (Dal 46’ Gliozzi 5,5: viene cercato pochissimo e male dai compagni e chiude il debutto in nerazzurro con una manciata di palloni toccati lontanissimo dalla porta). MARAN 5: il tempo non è dalla sua parte, però è pur vero che il pomeriggio in Alto Adige ha messo in evidenza che è possibile ottenere punti pesanti con pochissime accortezze e con tanto spirito di sacrificio. Perde il duello a distanza con il collega Bisoli, ritrovandosi una squadra che, oltre alle immancabili leggerezze difensive, per la prima volta ha dimostrato anche fragilità caratteriale.

M.A.