REDAZIONE PISA

Il Pisa è nudo L’ora delle colpe adesso è finita

di Saverio

Bargagna

Il tempo delle colpe è concluso. Con l’esonero di Maran si apre l’ora delle risposte. Tagliata la testa all’allenatore il Pisa resta nudo: il rendimento insufficiente dei giocatori (anche dei reduci dell’anno scorso) non potrà più essere imputato solo al mister e la bontà del mercato estivo dovrà essere provata dai fatti e dalla classifica. Senza più Maran viene meno anche il parafulmine mediatico di queste settimane: l’ex tecnico, mai entrato davvero in sintonia con la piazza, ha assorbito la più vasta mole di critiche. Il ritorno di D’Angelo, lo scriviamo da giorni, è la scelta più logica e giusta: tanto sotto il profilo tecnico che economico. La decisione della società di fare un passo indietro è, invece, sinonimo di intelligenza e umiltà. Non è mai banale ammettere pubblicamente di aver sbagliato.

Con questa operazione si monda, in parte, anche il peccato originale di questa stagione iniziata col piede sbagliato proprio a partire dall’esonero di D’Angelo – prima confermato in tv e poi silurato qualche giorno più tardi – con tutto il ritardo che ciò ha comportato. Ora, tracciata una linea di non ritorno, si riparte da zero (anzi dai due punti). Detto tutto ciò ai miracoli non crede nessuno. Crediamo nel lavoro, crediamo nelle persone e nella professionalità del mister pescarese: non crediamo però alle magie. D’Angelo si trova a dover ricostruire una squadra ultima in classifica a fronte di un calendario subito ostico e un gap in classifica notevole. E’ la persona giusta, ne siamo convinti. Il tempo per rialzarsi c’è, ma c’è da lavorare tantissimo. Che Maran abbia delle colpe è fuori di dubbio, che fosse tutta colpa sua ora sta alla squadra (e in qualche misura alla società) dimostrarlo.