Il notiziario. Matteo Tramoni pronto al rientro. Torregrossa ancora indietro

L’attaccante còrso può fare parte delle rotazioni. Il numero dieci invece. appare in ritardo.

Matteo Tramoni pronto al rientro. Torregrossa ancora indietro

Matteo Tramoni pronto al rientro. Torregrossa ancora indietro

Un giocatore costretto ancora a mordere il freno e un altro, invece, che non vede l’ora di poter correre a briglia sciolta. La stretta attualità dello spogliatoio nerazzurro è legata alle condizioni di Ernesto Torregrossa e Matteo Tramoni, due dei "gioielli" del gruppo guidato da Alberto Aquilani che hanno trascorso purtroppo più tempo in infermeria che sul rettangolo verde. Per l’attaccante còrso il tunnel nel quale era entrato lo scorso agosto con la rottura del legamento crociato del ginocchio è praticamente terminato: dopo l’ampio spezzone di gara (condito con gol) nel test match disputato contro la Cuoiopelli qualche giorno fa, il numero 11 può dirsi pienamente recuperato e a completa disposizione del tecnico romano. Toccherà ad Aquilani, da oggi a lunedì prossimo, capire quale possa essere il miglior impiego per lui nella delicata sfida contro il Palermo all’Arena Garibaldi: viste le ottime condizioni di D’Alessandro, Valoti, Lisandru Tramoni, Arena e Tourè, ci sono maggiori possibilità che Matteo Tramoni subentri a match in corso.

Qualche dubbio in più invece aleggia attorno a Torregrossa: per capire se l’italovenezuelano potrà essere della partita contro i rosanero bisognerà attendere la metà di questa settimana. Il numero 10 cercherà di forzare gradualmente in allenamento alla ricerca delle conferme sul pieno recupero dal problema al ginocchio accusato nella trasferta di Parma. Alla spicciolata, nei prossimi giorni, rientreranno alla base anche tutti i nazionali attualmente impegnati in giro per l’Europa: lo staff atletico li sottoporrà ai controlli per valutarne il grado di affaticamento e le possibilità di impiego nella partita in programma alle 15 del giorno di Pasquetta. Uno degli interrogativi principali è legato al ballottagio tra la difesa a tre e quella a quattro: Calabresi ha smaltito il problema al ginocchio e scalpita per riprendersi la maglia di centrale di destra nell’impianto a tre. La sconfitta di Como, inoltre, ha lanciato diversi segnali sulla difficoltà della squadra di sostenere la linea a quattro a fronte della manovra dispendiosa richiesta dal mister, ma l’abbondanza di scelte impone di tenere in considerazione anche questa soluzione tattica.

Dal fronte siciliano arrivano aggiornamenti: la compagine guidata da Eugenio Corini ha periodicamente manifestato forti scricchiolii con il 4-2-3-1, ultimo in ordine di tempo il sonoro 0-3 incassato per mano del Venezia. Il tecnico dei siciliani sta studiando il 3-5-2, forte del rientro in organico del faro difensivo Lucioni, assente per molte settimane a causa di numerosi acciacchi muscolari.

M.A.

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