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Il 2023 del Pisa è partito tutto in salita

Da inizio anno i ragazzi di D’Angelo hanno conquistato solo 2 punti su 12 disponibili. Tutti i numeri delle rivali di cadetteria

Il 2023 del Pisa è partito tutto in salita

di Michele Bufalino

C’è chi sale e chi scende, chi le scale le affronta a grandi balzi e chi ruzzola giù in uno sprofondo senza fine. È l’analisi di queste prime quattro partite di campionato nel girone di ritorno, osservando la classifica del torneo cadetto. I nerazzurri si trovano ora a metà classifica, con un decimo posto frutto della striscia positiva conclusa il 26 dicembre scorso, ma ora la squadra di D’Angelo sta affrontando un periodo di crisi. È vero che, a conti fatti i nerazzurri hanno raccolto il doppio di quanto fatto dall’ex tecnico Rolando Maran nelle prime 4 giornate, ma si tratta comunque di 2 punti a fronte di 12 disponibili, un bottino magrissimo che rispecchia il momento di crisi. Impressiona da un lato lo strapotere del Frosinone, sempre più schiacciasassi di questo campionato, avviato con molta probabilità ad una vittoria da cannibale. I ciociari infatti hanno raccolto 12 punti su 12, ben 3 in più del girone d’andata, veleggiando con 11 punti in più rispetto alla seconda classificata, il Genoa. I liguri hanno invece raccolto un punto in meno rispetto alle stesse gare di avvio campionato. A sorprendere in negativo è la Reggina, figlia anche delle ultime vicissitudini societarie. La squadra di Inzaghi ha infatti 6 punti in meno delle prime partite del girone d’andata e si trova in una striscia negativa di 2 partite senza vittoria con cui si presenterà sabato contro il Pisa. Chi si è migliorato di più è l’ultimo avversario affrontato dai nerazzurri, il Sud Tirol di Bisoli. Come il Pisa infatti i tirolesi erano partiti ad handicap con soli 3 punti conquistati, ma al giro di boa hanno saputo fare ancora meglio, raccogliendo 9 punti in più, esattamente gli stessi punti fatti dal Frosinone e raggiungendo il quarto posto con vista podio e la promozione diretta distante soli 2 punti.

La maglia nera invece la vince il Brescia. In questo caso l’ambiente è una vera e propria polveriera, con Massimo Cellino ormai rimasto sempre più solo, dopo aver esonerato già due allenatori. Se la partenza delle Rondinelle fu da applausi alla fine dell’estate, con 9 punti conquistati, oggi il bottino è ben più magro, anzi del tutto assente. Nelle prime quattro giornate di questo girone di ritorno infatti i bresciani hanno collezionato solo sconfitte, entrando per la prima volta in zona playout, in uno sprofondo senza fine, tra la contestazione dei tifosi e le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il presidente del sodalizio lombardo. Trend negativo per l’Ascoli, con -7 punti rispetto alle stesse gare disputate tra agosto e settembre, così come il Benevento, con un -6 e un crollo verticale da penultima in classifica.

Bene invece il Palermo con +6, così come il Perugia (+6), il Modena e il Cittadella (entrambe +3).