Cercasi leader e personalità: le responsabilità di Marin & C.

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Cercasi leader e personalità. Uno dei difetti più preoccupanti del Pisa di queste prime quattro partite di campionato, reso ancor più evidente dal secondo tempo della trasferta di Bolzano, con la squadra incapace di reagire al vantaggio su rigore dei tirolesi, arriva proprio dalla testa dei giocatori, debole e fragile. "Siamo mosci" ha dichiarato nel post-partita Marius Marin, investito dell’onore, ma anche dall’onere di essere capitano. In questo momento la squadra di Rolando Maran non riesce a uscire dal pantano ed è proprio dalla testa e dai leader dello spogliatoio che si può e si deve trovare un’inversione di tendenza. Archiviata ormai la posizione di Robert Gucher, fuori dai radar da mesi e di cui ancora non si ha notizia, con l’infortunio di Antonio Caracciolo, che non può sfruttare appieno i gradi di capitano, poiché starà fuori almeno fino a novembre-dicembre, ottimisticamente parlando, i leader sono da trovarsi in tre giocatori: Marius Marin, Gaetano Masucci e Alessandro De Vitis, con la partecipazione straordinaria di Ernesto Torregrossa, che ha dato già prova di essere trascinatore in mezzo al campo.

Il centrocampista rumeno quest’anno è diventato centralissimo nell’economia della squadra, indossando i gradi di capitano nelle ultime due gare disputate contro Genoa e Sud Tirol. Già capitano della nazionale under 21 e under 23 olimpica della Romania, è leader naturale del gruppo dei calciatori rumeni che fanno parte della formazione nerazzurra, anche se ha già trovato due cartellini gialli in quattro partite. Anche Marin però dovrà completare il suo percorso di crescita e dovrà farlo in crescita, anche perché il suo ruolo diventerà sempre più importante dato che è quasi un titolare inamovibile, a differenza di De Vitis e Masucci, i due calciatori bandiera.

Discorso a parte vale per Torregrossa. Il suo ingresso e il suo gol è stato la soluzione che ha permesso ai nerazzurri di trovare il loro unico punto di questo torneo cadetto, pareggiando nei minuti finali della sfida con il Como. Più di molti altri ‘Torregol’ ha la capacità di compattare la squadra, aiutando anche a far rendere oltre le proprie possibilità molti compagni di squadra. Non a caso, come Caracciolo, anche se il giocatore sta ancora curandosi, non è voluto mancare alla riunione di ieri mattina.

Michele Bufalino