
Gli ingredienti per una giornata di relax, lontana da tamburi di guerra e da quelle moderne cavallette che si chiamano ‘bollette’, c’erano tutti: il sole fuoruscito dall’assedio delle nubi, la tenzone sportiva dei cavalli in corsa, la natura di San Rossore, l’evasione artistica e sportiva dello splendido connubio donna-cavallo. Partiremo proprio da qui per raccontare la domenica di ieri vissuta al d là del Ponte delle Trombe. Dopo il successo raccolto lo scorso anno è tornata in pista la simbiosi fra la bella e la bestia cioè l’esibizione di ballo nel quale la forza e la potenza di un cavallo frisone di nome Jilly, fra la razze più antiche e forti della specie equina, si sono fuse con la grazia e l’eleganza della ballerina Martina Castagnini. Anche i cavalieri Filippo e Niccolò Giampieri hanno contribuito ad arricchire lo spettacolo equestre esibendosi a loro volta con il sapiente frisone. Ma il pomeriggio all’ippodromo ha riserbato molto d’altro, iniziative il cui racconto non può tuttavia porre in second’ordine l’evento sportivo nelle sue molteplici espressioni rappresentate dalle sei corse in programma. In apertura le due prove riservate ai cavalli debuttanti dei due sessi. Fra i sette puledri, ha fatto corsa sé Monaldo (S. Urru) che la preceduto il dormelliano Fridrich mentre fra le femmine, che sono apparse poco addestrate alle gabbie (circostanza che dovrebbe indurre lo starter a richiamare gli allenatori a un migliore addestramento) ha bene impressionato Love Deluxe (S. Gessa), facile su Solidal, Deludente il favorito Hayleaf nel premio dedicato a Ilai Picchi, il fantino di Barbaricina che l’8 marzo del 1933 morì cadendo su un ostacolo nell’ippodromo parigino di Auteil. Con il successo di Parisiamo (G. Sanna) il premio è rimasto a Barbaricina. Meno spettacolare del solito la finale mondiale della Fegentri dominata dal campione italiano Antonio Ferramosca in sella ad Ancora Drago mentre Andrea Siri, classificatosi secondo con Può Succede, ha conquistato il titolo iridato dei gentlemen riders. Il finale della riunione anziché andare a spengersi è decollato con i successi di di Niagara Mouse (S. Sulas) sui 1400 metri e del grigio Shikami (M. Serra) che ha fatto un autentico numero arrivando in solitudine nell’Handicap Limitato sui 1750 metri. Tornando al pomeriggio vissuto nei recinti dell’ippodromo al di là dello stesso spettacolo delle corse, vanno ricordati altri motivi d’interesse che il pubblico ha mostrato di apprezzare. Come sempre divertenti le due corse dei pony, una disciplina in forte crescita che vede Agri e Alfea impegnarsi con l’organizzazione di corsi. Non è mancato il successo dei tradizionali incontri della domenica con i sempre più affollati siparietti "Dietro le Quinte" e, per i più piccoli, con il laboratorio di Ippolandia dove ieri si è disegnato nientemeno che il cavallo Incitato che ebbe una certa notorietà ai tempi dell’imperatore Caligola. Si torna a correre giovedì.
Renzo Castelli