Il decollo del "Galilei". L’inverno depresso dell’aeroporto di Pisa

I sindacati: "Voli in calo: a casa part time e stagionali"

Pisa, 30 novembre 2023 – “La stagione invernale per l’aeroporto di Pisa segna la diminuzione di voli e prospettive lavorative. In forte controtendenza con l’andamento del settore aereo e di molti aeroporti italiani tra cui Firenze, su Pisa si prevede un livello di traffico inferiore all’inverno 2022". Lo denunciano Cgil, Cisl, Uil e Ugl precisando che "i recenti confronti con Toscana Aeroporti Handling sono stati caratterizzati dalla pessimistica prudenza produttiva e, di fatto, hanno lasciato a casa diversi part time verticali e gli stagionali che hanno operato d’estate". Pisa torna a temere che Toscana Aeroporti faccia "figli e figliastri" e pensi più a Firenze che alla città della Torre. Sindacati e politici pisani, infatti denunciano i ritardi (circa 10 anni) nell’attuazione del masterplan per l’adeguamento del terminal, mentre a Firenze ormai si intravede l’apertura dei cantieri per Peretola.

Le procedure burocratiche, pur con qualche lieve ritardo, proseguono e l’inizio dei lavori, se non vi saranno intoppi, potrebbe arrivare già prima dell’estate: ovvero più o meno sei mesi dopo la data preventivata e che era stata annunciata. Poi nel giro di due anni la pista lunga 2200 metri sarà realtà insieme al nuovo terminal ed entro il 2030 ci sarà anche un grande ‘campo fotovoltaico’ al posto dell’attuale pista che sarà smantellata.

A Pisa invece, secondo i sindacati, regna l’incertezza perché ormai il ’Galilei’ è uno scalo "sempre più low cost e praticamente senza compagnie aeree di linea (Iata): le compagnie di linea effettuano i transiti che permettono di combinare voli collegati con la garanzia dei successivi imbarchi di bagagli senza dover rifare i check-in, alimentando flussi di un certo tipo di viaggiatori (business e lunga distanza) economicamente rilevanti e con questo traffico si perde anche la professionalità richiesta e acquisita negli anni da parte dei lavoratori pisani su queste specifiche attività". Cgil, Cisl, Uil e Ugl denunciano inoltre "i ritardi del masterplan di Pisa, i cui lavori di potenziamento, promessi da quasi 10 anni, non si sono ancora realizzati" e "problemi nelle aziende di handling che non investono per un’operatività efficiente: costante penuria di mezzi per portare i passeggeri dai gate agli aerei, mancanza e obsolescenza di mezzi per effettuare le operazioni di carico e scarico degli aeromobili e criticità negli strumenti di lavoro come radiotrasmittenti per le comunicazioni sulle piste".

E’ preoccupata per il futuro dello scalo pisano anche la capogruppo regionale del M5S, Irene Galletti: "Solo con l’alta velocità Pisa e Firenze potranno costituire realmente un polo unico, non in competizione. La Regione tiri fuori dai cassetti del palazzo il nostro atto che chiede di finanziare il masterplan per riportare il ‘Galilei’ al suo giusto ruolo strategico. Poteva già esserlo senza quell’assurda operazione che ha portato alla costruzione del Pisa Mover, una struttura che ha ridotto l’intermodalità di uno scalo già perfettamente connesso con la rete ferroviaria nazionale". Infine, il consigliere comunale di Pisa della sinistra radicale, Ciccio Auletta, chiede un’audizione urgente dei sindacati in commissione controllo e garanzia perché "Toscana Aeroporti conferma una condotta inaccettabile e non trovano risposte e soluzioni neppure le criticità che le organizzazioni sindacali da anni denunciano".